«No, Generale. Il rispetto non è un fantasma: è la radice della nostra democrazia. E senza rispetto non c’è futuro». Con queste parole l’assessore all'Urbanistica del Comune di Andrea Civati interviene sulle recenti dichiarazioni del generale Roberto Vannacci, che ha definito “fantasmi” i richiami al fascismo e alla memoria democratica.
«Quello che serve – sottolinea Civati in una nota – è abbandonare la demagogia di chi continua a parlare di emergenza sicurezza senza poi garantire risorse concrete alle amministrazioni locali. Le città hanno bisogno di più uomini delle forze dell’ordine e di un presidio costante del territorio, non di slogan. Ed è lo stesso partito di governo di cui fa parte Vannacci a tagliare i fondi».
«Accanto a questo – aggiunge – le vere priorità per Varese sono scuole più forti, trasporti ferroviari migliori, una sanità vicina alle famiglie, spazi per giovani e anziani. Queste sono le sfide di una comunità che vuole guardare avanti, non la costruzione di paure».
L’assessore ribadisce anche la centralità della scuola: «Non deve diventare un palcoscenico politico. La scuola è il luogo dove si cresce liberi, curiosi, capaci di pensiero critico».
Infine, l’invito diretto al generale Vannacci: «Per questo lo invito a un confronto pubblico: nelle piazze, davanti alle persone». «La nostra città merita un dibattito serio e rispettoso, che metta al centro il futuro di Varese e non vecchie contrapposizioni ideologiche».




