Riceviamo e pubblichiamo integralmente una nota a firma di Jenny Santi, capogruppo di Porto nel Cuore, gruppo di minoranza del Comune.
Al centro dell’attenzione le interpellanze al sindaco Prestifilippo presentate raccolte «raccogliendo lamentele e denunce di centinaia di cittadini». La questione riferita anche al Prefetto.
Sono ben 7 le interpellanze presentate al sindaco di Porto Ceresio da parte del gruppo di minoranza Porto nel Cuore, raccogliendo lamentele e denunce di centinaia di cittadini e denunciando al Prefetto la mancanza di comunicazione e trasparenza da parte della giunta comunale.
Una delle interpellanze proposte da Porto nel Cuore (di cui fanno parte l’ex sindaco Jenny Santi, Antonio Girardi e Matteo Zuliani) riguarda il disturbo alla quiete pubblica legato ad alcuni locali di Porto Ceresio dove il comune avrebbe omesso di effettuare controlli nonostante le ripetute segnalazioni dei cittadini e raccolta firme contro musica emessa oltre i limiti consentiti dalla legge e senza rispettare il regolamento comunale e i relativi limiti orari.
La denuncia di inquinamento acustico è presente anche nell’interpellanza sulla mancanza di controllo delle principali arterie stradali, dove si segnala la presenza di auto e moto ad elevata velocità, veicoli parcheggiati in prossimità di incroci e STOP causando elevata pericolosità e dove si chiede quali interventi di miglioria della mobilità urbana si intende realizzare con i cospicui proventi dei parcheggi a pagamento che raggiungono quasi 100.000 euro all’anno.
Altra interpellanza è quella sulla mancanza di rispetto degli obblighi nei confronti dei lavoratori da parte di un’attività commerciale in cui è coinvolta l’assessora alle politiche sociali come emerso anche da un recente servizio televisivo: la minoranza chiede chiarimenti in merito e anche le dimissioni della stessa assessora se fossero confermati i fatti.
Altro tema scottante è quello relativo alla riapertura del parco giochi: dopo oltre 3 anni di ritardo nella consegna dei lavori i cittadini hanno tristemente scoperto che l’area giochi è ora gestita da una società privata che limita l’utilizzo dell’area verde pubblica, mentre la zona del calcetto è stata dimezzata escludendo di fatto gli adolescenti dal suo utilizzo.
Stessa osservazione viene fatta per la gestione della palestra comunale: il comune ha deciso di non indire un bando pubblico bensì di effettuare un’assegnazione diretta a beneficio di un’associazione locale per 4 anni; i consiglieri chiedono che tale gestione possa garantire ai cittadini la più ampia fruizione di tale unica palestra sul territorio comunale e l’attivazione di corsi per tutte le fasce della popolazione.
Ulteriore contestazione è quella riguardante la gestione privata della spiaggetta Fiammetta che dovrebbe svolgere da contratto con il comune attività di promozione turistica e servizi sportivi ma che sembra invece interessata alla sola gestione serale di un locale che peraltro causa disturbo ai residenti della zona.
I consiglieri Santi, Girardi e Zuliani chiedono infine anche chiarimenti sulla sparizione della panchina rossa donata per ricordare le donne vittime di violenza che, dopo il suo spostamento per i lavori sul lungolago, non è più stata riposizionata.
L’azione del gruppo Porto nel Cuore non si è limitato alla presentazione delle suddette interpellanze.
“Ci siamo visti costretti a scrivere al Prefetto di Varese – comunica la capogruppo Jenny Santi – a causa del totale silenzio del Comune di Porto Ceresio di fronte a segnalazioni e lamentele pervenute da parte dei cittadini e alla richiesta di accesso agli atti da parte del nostro gruppo consiliare, a cui non abbiamo mai avuto risposta. Abbiamo pertanto chiesto al Prefetto di sensibilizzare il Sindaco e la Giunta di Porto Ceresio circa i propri doveri di comunicazione e trasparenza ed il rispetto verso i propri concittadini e gli stessi consiglieri comunali”.




