Territorio - 25 agosto 2025, 11:18

Anche Laveno in piazza "a fare rumore" per la Palestina

Folta partecipazione di cittadini ieri sul lungolago per la manifestazione promossa dall'Anpi, associazioni del territorio e Comune di Laveno. Il sindaco Santagostino: «In piazza non contro qualcuno, ma a favore di tutti». L'Anpi: «Fermare il massacro del popolo palestinese»

Laveno in piazza per la Palestina

Laveno in piazza per la Palestina

“Facciamo rumore: rompiamo il silenzio per le vittime di Gaza”: anche Laveno Mombello ha aderito alla manifestazione di protesta pacifica.

La campagna di sensibilizzazione che invita a suonare campane, sirene, fischietti e a battere pentole per far sentire la solidarietà verso il popolo di Gaza e sensibilizzare sul ruolo dei governi ha fatto sentire la sua voce in piazza Caduti sul Lavoro sul lungolago domenica 24 agosto, dalle ore 20.30 alle ore 21.00.

Manifestazione promossa dal Comune di Laveno Mombello insieme ad ANPI, con la partecipazione di numerose associazioni del territorio. Un’iniziativa semplice ma dal forte valore simbolico: rompere il silenzio per le vittime di Gaza, facendo rumore con fischietti, pentole, tamburi o con la sola presenza. 

Non una manifestazione “di parte”, ma un momento di unità della comunità lavenese attorno a valori universali: il diritto alla vita, la dignità di ogni essere umano, la pace fondata sulla giustizia e sul rispetto reciproco. Ribaditi in piazza i contenuti della serata: non ci può essere pace senza giustizia, non ci può essere sicurezza per Israele senza libertà per i palestinesi, non ci può essere futuro senza riconoscimento reciproco. 

Il Sindaco Luca Carlo Maria Santagostino sottolinea: «In piazza non contro qualcuno, ma a favore di tutti. Partecipare senza pregiudizi, senza schierarsi da una parte o dall’altra, significa riconoscere che la pace si costruisce solo sul rispetto delle persone, di qualunque etnia, religione o lingua. Dobbiamo manifestare per i popoli, siano essi palestinesi o israeliani, che hanno diritto alla pace, alla dignità e al benessere, a prescindere dalle azioni di chi con l’esercizio della violenza pretende di sostenere le loro cause. È questo il senso del nostro ritrovarci come comunità».

La nota dell'Anpi lavenese:

Duecento persone si sono ritrovate ieri sera, 24 agosto, al primo appuntamento dell’iniziativa di sensibilizzazione su quanto sta accadendo nella Striscia di Gaza, promosso dalla Sezione ANPI di Laveno Mombello. Vogliamo ringraziare per il contributo dato al successo dell’iniziativa, e per la particolare sensibilità dimostrata, Legambiente, Emergency, il Gruppo territoriale del MoVimento 5 Stelle, le sezioni ANPI di Verbania, di Luino e, non da ultimo, il Comune di Laveno Mombello oltre a tutte le persone che si sono unite per manifestare, pacificamente e democraticamente, la propria angoscia e il proprio dissenso per la situazione disperata che vive la popolazione civile gazawa. 

«Quanto sta accadendo è indecente, è una vergogna della quale non ci vogliamo macchiare e di cui non vogliamo sentirci complici» ha esordito Diego Carmenati nel proprio discorso di introduzione al ‘fragoroso momento’ in cui pentole, fischietti e tutto quanto potesse far rumore è stato accompagnato dall’incessante suono delle campane del paese. “Essere qui stasera significa dimostrare di essere parte di una comunità globale, umana, che 80 anni fa come oggi ripudia ogni forma di oppressione, e che abbraccia i valori della libertà, della democrazia, dei diritti umani inalienabili, e della Pace!» ha proseguito Carmenati.

«Questa sera Laveno ha voluto dimostrare chiaramente la sua posizione: che venga fermato l’eccidio e il massacro del popolo palestinese. Basta restare fermi e zitti! Il dissenso va espresso attraverso gli strumenti che la Costituzione ci garantisce: manifestando i nostri ideali di libertà, rispetto e dignità della vita umana, in qualsiasi parte del pianeta si trovi, mediante la partecipazione democratica e coltivando la pace tra i popoli» la conclusione di Valentina Calafiore.

Redazione

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