Territorio - 01 agosto 2025, 14:10

Cimiteri comunali, l’amministrazione di Cocquio Trevisago risponde all’interpellanza della minoranza. «Massima attenzione a cittadini e frazioni»

Gestione degli spazi, concessioni, esumazioni e comunicazione istituzionale: nel corso dell’ultima seduta consiliare, il vicesindaco Moretti ha fornito chiarimenti puntuali alle osservazioni sollevate dalla minoranza sul nuovo regolamento cimiteriale approvato a fine 2024

Cimiteri comunali, l’amministrazione di Cocquio Trevisago risponde all’interpellanza della minoranza. «Massima attenzione a cittadini e frazioni»

Durante l’ultima seduta del consiglio comunale, l’amministrazione ha risposto a un’interpellanza presentata dal gruppo di minoranza in merito alla gestione dei cimiteri comunali e alle modalità di comunicazione adottate in relazione al nuovo regolamento cimiteriale, approvato il 30 dicembre 2024.

A prendere la parola è stato il vicesindaco Monica Moretta che ha sottolineando fin da subito la sua attenzione ai bisogni dei cittadini. Ha precisato anche che alcune delle criticità segnalate dalla minoranza sono già state affrontate e risolte, ricordando che «le frazioni di Cerro e Caldana citate non fanno eccezioni in quanto facenti parte sempre del comune di Cocquio Trevisago».

Tra i temi al centro del confronto, la disponibilità di spazi nei cimiteri: quello di Caldana risulterebbe più «in sofferenza - dice il vicesindaco - in quanto i posti dedicati alle tumulazioni a terra non in campo comune sono: 1 ad uso singolo e 10 ad uso doppio mentre a Sant'Andrea sono 34 ad uso singolo e 64 ad uso doppio. Le tumulazioni a Caldana sono in media 10-12 all'anno. La scelta di tale intervento non è data dall'Amministrazione ma da normative ben precise e chiare». L’amministrazione sta comunque valutando la possibilità di ampliamento, specificando che, in caso di necessità, i cittadini potranno essere tumulati anche nell’altro cimitero del comune.

Per quanto riguarda la questione delle concessioni cimiteriali perpetue, il vicesindaco ha ricordato che l’attuale normativa nazionale e il regolamento comunale prevedono la possibilità di trasformazione delle stesse in concessioni quarantennali. Questa soluzione, secondo quanto riferito, è stata proposta proprio per evitare un’imposizione fiscale indiretta attraverso rinnovi obbligati. La modalità era stata già prevista nel regolamento, approvato a maggioranza in consiglio senza osservazioni da parte della minoranza.

Il vicesindaco Moretti ha poi precisato che il Comune non ha l’obbligo di rintracciare personalmente i titolari delle concessioni in scadenza poiché «le modalità di comunicazione possono includere avvisi pubblici, affissioni sui monumenti, pubblicazioni sull'albo pretorio o pubblicazione sul sito del comune. Le attività di rinnovo avviate a luglio – ha aggiunto – sono già state in buona parte concluse dopo un dialogo diretto con i cittadini coinvolti».

Riguardo alla richiesta della minoranza di non procedere con l’esumazione di alcune persone considerate importanti per la storia culturale e artistica del paese, l’amministrazione ha ritenuto non opportuno fare distinzioni soggettive tra i defunti, sottolineando l’assenza di criteri oggettivi per stabilire eventuali eccezioni. In ogni caso, il vicesindaco ha puntualizzato che almeno tre dei defunti menzionati non rientrano nelle condizioni previste per l’esumazione imminente.

Infine, Moretti ha spiegato i motivi della mancata comunicazione dell’iniziativa tramite il periodico comunale “Insieme per conoscere”: la pubblicazione era avvenuta  tra fine novembre e inizio dicembre, mentre il regolamento è stato approvato solo il 30 dicembre. Ha ricordato inoltre che «le comunicazioni ufficiali non vengono divulgate su periodici ma su siti istituzionali e pubblicazioni dovute. I cittadini sono stati informati con apposita lettera di chiarimento proveniente dall'Ufficio del Sindaco» ha concluso il vicesindaco Moretti.

Ilaria Allegra Vanoli


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