L’amministrazione di Gavirate ha inaugurato venerdì 11 luglio la mostra “Tracce di Momenti: tre generazioni, una collezione”, presso il Chiostro di Voltorre.
Le sale del piano superiore, il loggiato e il chiostro stesso ospitano circa centocinquanta opere raccolte dalla famiglia Genzini, il cui cuore è il lascito di Oreste Genzini, zincografo e stampatore nella vivace Milano degli anni Sessanta, fucina di talenti come Mimmo Rotella, Mario Schifano e Niki de Saint Phalle. Dagli anni Novanta la raccolta si arricchisce grazie alla passione del figlio Marco (imprenditore e attuale proprietario della collezione) che incontra artisti nazionali e internazionali come Omar Galliani e Yang Huan, e che amplia la raccolta con pezzi scultorei.
La terza generazione è donna: Victoria, la figlia di Marco, dal 2018 esplora il terreno dei giovani talenti come Silvia Paci, Elif Erkan, Alessandro Neretti (in arte Nero), Carlo Pasini e Natalie Baxter. Una collezione spontanea, viscerale, ma in cui si riconosce il gusto e la competenza nel riconoscere la qualità nell’arte. “Per questo abbiamo scelto di chiamarla Tracce di Momenti” spiega Victoria Genzini “La collezione della nostra famiglia è figlia di incontri, di visioni, di gesti di amore verso l’arte. Una passione che mio nonno ha trasmesso a mio padre e a me”.
L’organizzazione della mostra è una delle prime attività che il Gruppo di Lavoro Cultura di Gavirate, nominato dal sindaco a inizio del 2025, pone in essere. Fondamentale l’apporto del presidente del Gruppo di Lavoro, che insieme a tutta la squadra si sta impegnando nella valorizzazione del Chiostro e nella progettazione del programma culturale secondo le indicazioni dell’amministrazione.
“L’artista è colui che sa rendere visibile ciò che gli altri non vedono, come ha affermato Matisse” commenta il presidente del Gruppo Cultura, Raffaele Vergine, e Marco Genzini ribadisce che “questa è la chiave di lettura per accostarsi alla collezione che abbiamo la possibilità di esporre qui a Gavirate. Le opere di arte contemporanea svelano mondi interiori, sensazioni. Spesso la tecnica e i materiali sono significanti quanto la forma rappresentata, per questo non smettono mai di parlare a chi le osserva”.
Un altro elemento importante è la valorizzazione del Chiostro grazie all’installazione sapiente e attenta delle opere, numerose e di alta qualità. “Le mura antiche del chiostro hanno preso nuova vita”, commenta l’assessore Marta Meggiolaro “Grazie all’ottimo lavoro realizzato dal curatore della mostra, Loris di Falco, insieme a Genzini e Vergine, con la collaborazione del Gruppo di Lavoro Cultura e dei validissimi volontari che ci affiancano, la commistione fra antico e contemporaneo è riuscita perfettamente, rendendo l’atmosfera che si respira fra quelle mura ancora più gradevole. Ora ogni angolo racconta qualcosa, ogni prospettiva regala una suggestione”. Soddisfacente il riscontro che ad oggi ha avuto l’esposizione, molti i commenti entusiasti, con visitatori giunti anche da Verbania, Milano e Chiasso.
Fra le opere attualmente in esposizione si segnalano un raro quadro di Niki de Saint Phalle, un importante Schifano, uno storico “strappo” di Mimmo Rotella del 1967, due sculture di Pasini, una “ceramica” di Nero, un monumentale dipinto di Nevio Monacchi che reinterpreta la pietà, due quadri del valsesiano Alessandro Algardi realizzati appositamente per questa mostra a Voltorre, oltre a opere di Crippa, Castellani, Dadamaino. Alla serata di inaugurazione erano presenti molti artisti, tra cui Pasini, Nero, Algarvi, Daniele Sigalot (anch’egli con una scultura realizzata per l’occasione).
Il progetto non si ferma qui: “Grazie alla collaborazione con Genzini, che in modo completamente gratuito ci mette a disposizione la sua collezione, abbiamo la possibilità di trasformare la nostra città in un museo diffuso” ha affermato il sindaco, Massimo Parola, durante l’inaugurazione “Un’opera di Schifano in questo momento è in esposizione nell’ufficio del sindaco, e altre due quadri, uno di Algarvi e uno di Cerri, saranno presto installate in Anagrafe. Anche una vetrina del centro in questo momento ospita un’opera di Giorgio Albertini, L’angioletto dello studio, e una di Alfredo Pieramati”. “Sono onorato di vedere le mie opere ospitate in questa magnifica cornice” ha commentato Genzini “Ho trovato una grande sintonia con gli amministratori della città e sono certo che la collaborazione non si esaurisce qui, è solo l’inizio”.
Tracce di Momenti resterà in esposizione fino al 31 luglio; poi parte delle opere esposte verranno ritirate per fare spazio alle altre mostre e attività in programma. “La volontà dell’amministrazione è rendere il Chiostro il polo culturale della città, seguendo anche il mandato presente nella Convenzione stipulata con Provincia” aggiunge il sindaco. “È un compito complesso, con diversi elementi di criticità, ma è anche entusiasmante” commenta l’assessore Meggiolaro “Il lavoro che stiamo portando avanti io e il consigliere delegato alla cultura Napoletano, con il supporto degli uffici comunali, in particolare della dottoressa Cavaliere e della dottoressa Antonello, con il Gruppo Cultura e con i volontari che hanno già aderito al nostro bando, ci permette già ora di offrire una grande stagione estiva, che coinvolge sia il Chiostro sia il centro città; e tutte le attività previste potranno vivere in un contesto impreziosito dall’allestimento delle opere d’arte descritte. Vi invito a seguire i nostri canali per essere sempre aggiornati: sul sito istituzionale trovate tutti i riferimenti e anche il form da compilare per entrare a far parte della squadra di volontari che rende possibile tutto questo”.




