Riceviamo e pubblichiamo la nota di Luca Boldetti, consigliere comunale di minoranza a Varese e del commissario delegato ai Servizi Sociali Giacomo Visconti sul tema dell'edilizia pubblica in città:
Sulla questione sempre più centrale dell’edilizia residenziale pubblica a Varese, intervengono il consigliere di centrodestra Luca Boldetti e il commissario delegato ai Servizi sociali Giacomo Visconti, che chiedono un confronto serio e strutturato tra tutti i soggetti coinvolti, alla luce dei dati emersi nella recente commissione congiunta tra ALER e Comune.
«Nelle ultime settimane si è sollevato un confronto politico molto acceso – afferma Boldetti – ma oggi, dopo i dati illustrati in commissione, è ancora più evidente quanto serva responsabilità da parte di tutti. Il tema degli alloggi pubblici non può essere affrontato con superficialità o, peggio, essere ignorato: serve un tavolo stabile tra Comune, ALER, Terzo Settore e soggetti privati per affrontare insieme un problema che tocca centinaia di famiglie».
Il commissario delegato Visconti sottolinea come i numeri forniti da ALER e dall’amministrazione mostrano chiaramente che, nonostante gli investimenti in corso – circa 200 alloggi in più tra ALER e Comune entro il 2026 grazie al PNRR – esista ancora un fabbisogno reale e urgente, soprattutto per le situazioni più fragili: «Non basta annunciare nuove case, bisogna garantire che vengano davvero consegnate nei tempi previsti, e che quelle oggi vuote ma recuperabili siano disponibili quanto prima. Il Comune ha il dovere di guidare questo processo».
Boldetti e Visconti concludono rilanciando la proposta di un tavolo permanente sull’emergenza abitativa, che riunisca Comune, ALER, operatori sociali e cittadini: «La più grande riqualificazione degli ultimi trent’anni, come l’ha definita il sindaco Galimberti, potrà davvero avere successo solo se accompagnata da trasparenza, monitoraggio costante e reale partecipazione di tutti i soggetti coinvolti. L’edilizia pubblica non è solo una questione tecnica: è una sfida sociale e morale, che impone di lavorare insieme, al di là delle appartenenze politiche, per il bene dei più fragili».



