Una media di quasi 30 chiamate al giorno, sabati e domeniche inclusi. Per la precisione: 10.724 nel 2024, delle quali 9.065 hanno interessato reti e impianti degli acquedotti, 1.659 condotte fognarie e depuratori. Sono i numeri del lavoro quotidiano – è proprio il caso di dirlo – svolto h24, 365 giorni all’anno, dal servizio di Pronto Intervento di Alfa, gestore del servizio idrico integrato nella provincia di Varese. Servizio che tutti possono contattare tramite il numero verde 800.434.431.
Cifre impressionanti, se si pensa che per ogni chiamata si tratta di valutare la situazione, arrivare sul luogo della segnalazione – entro un massimo di 3 ore dalla chiamata – intervenire e risolvere il problema. Oltre un quarto di tutte le segnalazioni arriva il sabato, la domenica o comunque al di fuori degli orari d’ufficio. I picchi di chiamate si registrano nei mesi estivi, probabilmente perché aumentano le ore di luce ed è più facile notare eventuali problemi.
«È un impegno sicuramente gravoso – dicono i responsabili del servizio, Annalisa Berni e Pietro Galante – che richiede l’impiego di molte persone e mezzi, ma anche tanta competenza e conoscenza del territorio. I cittadini ci vedono sicuramente come un punto di riferimento per ogni problematica legata alle reti idriche. Lo dimostra anche la percentuale di chiamate che noi definiamo “non pertinenti”, che riguardano, cioè, problemi non di nostra competenza o falsi allarmi. Stiamo parlando del 25,2% di quelle ricevute per l’acqua potabile e del 21% di quelle che riguardano fognatura e depurazione».
La maggior parte delle richieste al Pronto Intervento riguarda perdite piccole e grandi nelle reti dell’acqua potabile, mentre per le reti fognarie si tratta soprattutto di intasamenti o rotture.
Per gli acquedotti le chiamate arrivano soprattutto dal Sud della provincia, l’area più densamente urbanizzata. Al contrario, a Nord si concentrano maggiormente gli interventi su fognature e impianti di depurazione, sia perché questi ultimi sono in numero maggiore (seppure di dimensioni più piccole rispetto alla zona meridionale del Varesotto) sia perché il territorio, collinare e montuoso, rende più “vulnerabili” le condotte che convogliano i reflui.
Ai numeri citati all’inizio si devono aggiungere anche le segnalazioni pervenute tramite canali diversi dal numero verde del pronto intervento, come ad esempio quelle di sindaci, amministratori pubblici e privati cittadini: 673 lo scorso anno, tutte riferite a reti fognarie o depuratori.
«Anche alla luce di questi dati, che dimostrano quanto siano indispensabili azioni puntuali di adeguamento delle reti, risalenti ormai a decenni or sono – spiega l’Amministratore Delegato di Alfa Marco Cavallin – abbiamo deciso di rivedere il nostro piano d’investimenti. Il lavoro di mappatura che stiamo eseguendo su acquedotti e fognature ci permetterà finalmente di avere un quadro esatto della situazione e ci consentirà di individuare dove sia necessario intervenire celermente».




