Economia - 15 maggio 2025, 07:00

Conservazione degli emocomponenti: dalle frigoemoteche ai congelatori di plasma

La medicina trasfusionale è un ambito specialistico che ha un’importanza fondamentale nella medicina d’urgenza, nella chirurgia e in altre specialità mediche

Conservazione degli emocomponenti: dalle frigoemoteche ai congelatori di plasma

La medicina trasfusionale è un ambito specialistico che ha un’importanza fondamentale nella medicina d’urgenza, nella chirurgia e in altre specialità mediche. Comprende tutti gli aspetti che riguardano le trasfusioni di sangue e, come facilmente si può immaginare, ha un ruolo di notevole rilevanza nella cura di numerose condizioni patologiche.

Ogni giorno, infatti, nei vari ospedali del nostro Paese e nei centri trasfusionali, moltissime persone ricevono globuli rossi, piastrine e plasma. Le circostanze che portano a queste trasfusioni sono le più svariate: emorragie da gravi traumi o da malattie, malattie del sangue, tumori di vario tipo, ridotti livelli delle varie cellule del sangue (pancitopenia) ecc.

Naturalmente, affinché le trasfusioni possano essere fatte in piena sicurezza nel momento in cui si rendono necessarie, è fondamentale che i vari emocomponenti siano conservati in modo adeguato, seguendo i rigorosi standard previsti dalle linee guida e dalle normative in materia.

A questo proposito, attrezzature come le frigoemoteche AHSI e i congelatori di plasma, hanno un ruolo di importanza cruciale poiché sono in grado di garantire la conservazione ottimale di globuli rossi, piastrine e plasma grazie a sistemi avanzati di controllo della temperatura. Vista la loro importanza, cerchiamo di saperne di più al riguardo.

La frigoemoteca: conservazione di sangue intero e globuli rossi

Come il termine suggerisce, una frigoemoteca è un particolare tipo di frigorifero progettato per l’adeguata conservazione del sangue. Come si può facilmente immaginare, si tratta di un’apparecchiatura decisamente più sofisticata rispetto ai normali frigoriferi che vengono utilizzati in ambito domestico.

Una frigoemoteca, infatti, deve garantire il mantenimento di un determinato range di temperatura e a tale scopo è dotata di un registratore di temperatura e di un sistema di allarme collegato a postazioni di controllo sempre presidiate da personale che deve intervenire nel caso si verifichi un’anomalia che potrebbe compromettere l’adeguata conservazione degli emocomponenti.

Per inciso, la temperatura ottimale di conservazione del sangue va dai 2 ai 6°C: è un intervallo che non solo garantisce la perfetta integrità delle cellule del sangue, ma che previene anche proliferazioni batteriche e altre problematiche.

Nelle frigoemoteche si possono conservare sia il sangue intero che i globuli rossi (circa 35-42 giorni). Questi ultimi possono essere anche conservati separatamente e, se la temperatura è di -60 °C, il periodo di conservazione è decisamente più lungo.

I congelatori di plasma

La conservazione del plasma, ovvero la parte liquida del sangue in cui circolano i globuli rossi, quelli bianchi e le piastrine, necessita di un apparecchio apposito, il congelatore di plasma, uno strumento che mantiene temperature inferiori ai -30°C

I tempi di conservazione possono cambiare a seconda della temperatura utilizzata: se mantenuto costantemente a

E le piastrine?

La conservazione delle piastrine viene fatta a temperatura ambiente (in un range che va da +20 °C a +24 °C) con specifici agitatori che servono a evitare il fenomeno di aggregazione.

Il tempo di conservazione delle piastrine è piuttosto breve: si arriva infatti a un massimo di 7 giorni.






 

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