Si è svolta oggi una nuova udienza del processo a carico di Francesco Tomasella, imputato per i reati di atti persecutori e violenza sessuale aggravata. Il procedimento, in corso presso il tribunale di Varese, si svolge davanti al collegio composto dai giudici Stefania Brusa (presidente), Basile e Lucarelli. Il pubblico ministero, Stefania Contini. L’imputato è difeso dagli avvocati Brenna e Gianantonio; la parte civile è rappresentata, tra gli altri, dall’avvocata Chiara Di Giovanni.
La vicenda e l’arresto
Tomasella si trova in custodia cautelare dal maggio 2024, in seguito all’emersione di una serie di condotte che – secondo l’accusa – avrebbero configurato un quadro di violenza psicologica, fisica e sessuale ai danni della sua ex compagna. Il procedimento trae origine da una denuncia per stalking e violenza sessuale aggravata, supportata da messaggi, registrazioni vocali e testimonianze dirette.
Testimonianze in aula: pressioni religiose e timore costante
Durante l’udienza odierna sono stati escussi diversi testimoni indicati dalla parte civile. La figlia della presunta vittima ha raccontato in aula delle raccomandazioni ricevute dalla madre, che la mettevano in guardia da possibili comportamenti persecutori da parte di Tomasella. Ha parlato di uno stato di angoscia vissuto durante il periodo della relazione, affermando che la madre appariva soggiogata dall’imputato e tendeva ad assecondarlo per timore delle sue reazioni.
Una seconda testimone ha riferito di una relazione di circa due anni, conclusasi nell’estate del 2023, durante la quale Tomasella non avrebbe mai convissuto con la presunta vittima, ma frequentava con assiduità la sua abitazione. La donna ha descritto un atteggiamento di controllo da parte dell’uomo e un graduale cambiamento della personalità della compagna, che secondo la figlia appariva sempre più timorosa.
Una terza testimone ha ricordato episodi di violenza fisica avvenuti nel 2022, tra cui schiaffi e pugni inferti all’interno di una discoteca, oltre a imposizioni e insulti. La stessa ha dichiarato di aver visto segni su braccia e gambe della vittima e ha riportato episodi di costrizione sessuale, oltre a sevizie come l’uso di un sacchetto in testa.
Conversazioni, audio e riferimenti religiosi
Particolare attenzione è stata posta in aula all’analisi dei contenuti digitali estratti dalla Divisione Anticrimine della Questura di Varese. Si tratta di conversazioni, screenshot e messaggi vocali intercorsi tra Tomasella e la persona offesa tra maggio e novembre 2023. In un messaggio, la donna afferma di “non meritare di essere presa a calci”, a cui Tomasella replica giustificando il proprio comportamento come frutto di frustrazione e gelosia.
In altri messaggi, l’imputato si riferisce alla donna come a “un demone”, aggiungendo: “pregherò sempre per la tua salvezza, nel Medioevo saresti finita sul rogo”. Più volte, Tomasella richiama percorsi religiosi e riferimenti biblici come forma di ammonimento morale. In un audio datato 28 gennaio 2024, l’imputato si definisce “un signore che non usa violenza” e ribadisce di pregare per lei.
Le ulteriori testimonianze e i riscontri della polizia
In aula è stato ascoltato anche un ispettore della Questura di Varese, responsabile del settore misure di prevenzione. Ha riferito in merito a precedenti segnalazioni, comprese quelle legate a episodi di disturbo sociale e familiari. È stato inoltre ricordato un evento risalente all’epoca del lockdown, ritenuto indicativo della personalità dell’imputato. L’imputato ha chiesto la lettura integrale di una lettera da lui inviata alla dirigente della Divisione Anticrimine di Varese, dottoressa De Santis.
Tra i testi citati dalla parte civile anche alcune colleghe e amiche della persona offesa, che hanno confermato il disagio progressivo vissuto dalla donna durante la relazione con Tomasella, indicando un clima fatto di pressioni psicologiche e influenze religiose.
Il percorso politico di Tomasella
Francesco Tomasella è stato candidato sindaco a Varese alle ultime amministrative con la lista civica Varese Libera ed è stato molto attivo tra i movimenti no vax.
Il suo nome è apparso in diverse iniziative pubbliche legate alla promozione di valori etico-religiosi e di educazione civica. La sua attività politica si è interrotta con l’avvio delle indagini a suo carico, culminate con l’emissione della misura cautelare.
Il procedimento proseguirà il 20 maggio 2025, data fissata per l’escussione degli ultimi due testi della parte civile e l’esame dell’imputato Francesco Tomasella.