Guardare quel muro giallonero con oltre duecento splendidi tifosi arrivati con ogni mezzo in Alto Adige e il tabellone dire Caldaro-Varese 3-0 fa male. Non è bastata un'atmosfera magica, non è bastato un pubblico da favola, con cui tutti ora sono in debito, né un primo tempo da grande squadra per non uscire sconfitti da gara 1 della semifinale, pur se meno evidentemente di quanto dica il risultato (il terzo gol è arrivato a porta vuota). Se il popolo giallonero, pur essendo l'uomo in più, facesse anche gol, vincesse gli ingaggi, uscisse vincente dai duelli alla balaustra (tutte cose in cui il Caldaro ha dominato con il cinismo di chi gira le partite nell'occasione in cui può farlo), i Mastini giocherebbero in Ice Hockey League.
Cos'è mancato? La capacità di piegare un episodio a proprio favore nel primo tempo, quando il Varese avrebbe potuto e dovuto farlo, e quei 28 secondi scioccanti a inizio ripresa, quando Oggy becca due reti, la seconda probabilmente sull'unico errore di 60 minuti perfetti (ma questa piccola, minuscola crepa fa vincere il duello tra portieri di gara 1 a un Rohregger immacolato), 28 secondi in cui invece il Caldaro gira a suo favore il primo atto. E poi, diciamocelo, è mancato anche stasera il gol di Kuronen quando avrebbe potuto e dovuto farlo, e invece c'è stato qualche errore di troppo non nuovo in disimpegno della coppia Raskin-Marco Matonti (Spillone di serata: Alex Bertin in questa difesa merita di giocare anche su una gamba, altro che restare inchiodato in panca).
Cosa è mancato/parte 2? Un po' di fuoco e coraggio, o di individualità e brillantezza tra la ripresa e il terzo periodo, anche nel paio di unici power play, storia vecchia questa (ma con la difesa del Caldaro è dura non ingrigirsi nel trovare pertugi). Abbiamo anche visto linee di nuovo cambiate a partita in corso, vedi gli spostamenti di Piroso o Tilaro, cosa che non fa mai piacere e non porta bene in una semifinale.
Cosa non è mancato, invece? Fischi e non fischi arbitrali (il dettaglio sotto, nel racconto dei tre tempi), troppi davvero a sfavore degli ospiti.
Cosa non è mancato/parte 2? La sensazione che i Mastini martedì possano colmare il gap con una partita fuoco e fiamme. Per ora vince il Caldaro, e lo fa nel complesso con merito: ha preso 28 secondi e ci ha costruito sopra l'1-0 nella serie, da squadra che sa cosa vuole. Ma non è finita qui. Il gap, in gara 2, è colmabile: più avanti, si vedrà.
Terzo tempo: il loro muro e il portiere tolto troppo tardi
Il Caldaro dà a lungo l'idea di anestetizzare e cementificare il 2-0. Se poi quando si apre l'unico spiraglio, Kuronen ancora una volta manda a lato, e se Rohregger è imperforabile nell'unica altra possibilità ospite, speranze non ce ne sono. Lucci in totale controllo, anche grazie a una gestione arbitrale delle penalità incomprensibile e penalizzante. Come non si è capito perché non togliere il portiere con l'uomo in più a 6 minuti dalla fine (tanto valeva giocarsi il tutto per tutto lì), cosa che non è stata fatta fino a 45 secondi dalla sirena: troppo tardi, al di là del terzo gol subito a porta vuota.
Secondo tempo: maledetti 28 secondi. E gli arbitri (parte seconda)...
Basta 1'48", anzi 28 secondi, al Caldaro, basta uno spiraglio minuscolo con un po' di fortuna (uno scontro davanti alla gabbia di Oggy) e poi quella che sembra - ripetiamo sembra: sulle immagini di Fisgtv stasera non si può fare affidamento - un'indecisione dello stesso portiere giallonero perché Jonas Oberrauch e Felderer mettano dentro l'uno-due micidiale di inizio ripresa che condiziona i Mastini. I Lucci congelano tutto, con il Varese scioccato e rintanato a lungo nel terzo più per propria incapacità di reagire che per forza avversaria, finché una penalità discutibilissima contro Marco Matonti riaccende il fuoco giallonero, che cova sempre sotto la cenere. Il Varese meriterebbe il gol capace di riaprire i giochi ma non succede, un po' per i meriti di Rohregger, un po' per l'incapacità di buttare dentro il disco di Kuronen, una volta su assist di Vanetti e l'altra su rimbalzo (a parti inverse Siiki secondo voi cosa avrebbe fatto?), e un po' perché il Caldaro è troppo tutelato dagli arbitri, a differenza degli ospiti (la penalità a Matonti, un fallo contro Franchini trasformato in due minuti a un avversario ma anche al mago, due falli non fischiati su Perino, steso sul ghiaccio, e a Marcello Borghi: basta?). Ci sono anche troppi ingaggi e contrasti persi, ma questa è un'altra storia.
Primo tempo: poteva finire 2-2. E quel rigore negato...
Può uno 0-0 racchiudere occasioni, parate, decisioni dubbie, squadre diverse ma pronte a pescare tutto (anche le quarte linee) e grande tifo? Sì, se è lo 0-0 di fine primo tempo: se non finisce tanto a tanto nel risultato lo si deve a Ohandzhanian da una parte, che ferma almeno quattro volte gli altoatesini con le sue parate da Mr.Fantastic allungandosi ovunque, e da Rohregger dall'altra, soprattutto su azioni velocissime di contropiede, ma in questo equilibrio a (non) fare la differenza c'è anche un rigore negato agli ospiti, quando Ghiglione viene agganciato mentre è lanciato davanti alla gabbia. Resta il muro dello 0-0, e quello giallonero sulla tribuna in tubolari. Ecco, martedì basterebbe allungare il primo tempo di stasera fino al 60'.
Caldaro-Varese 3-0 (0-0, 2-0, 1-0)
Reti: 21'20" Jonas Oberrauch (Oberhuber) 1-0, 21'48" Felderer (Vinatzer) 2-0; 59'33" Bastian Andergassen a porta vuota
Caldaro: Rohregger (Andergassen); Massar, Michael Soelva, Siiki, Wieser, Marko Virtala; Clericuzio, Valentini, Selva, Maximiliam Soelva, Jonas Oberrauch; Reffo, Schoepfer, De Donà, Vinatzer, Felderer; Oberhuber, Anderlan, Erschbamer, Bastian Andergassen, Max Oberrauch. Coach: Teemu Virtala.
Varese: Ohandzhanian (Filippo Matonti); Makinen, Crivellari, Piroso, Kuronen, Ghiglione; Schina, Raskin, Marcello Borghi, Vanetti, Perino; Marco Matonti, Erik Mazzacane, Franchini, Michael Mazzacane, Raimondi; Bertin, Tilaro, Allevato, Pietro Borghi. Coach: Gaber Glavic.
Arbitri: Andrea Moschen, Patrick Theo Gruber (Marco Brondi, Andrea Carrito)
Note - Tiri Cal 31, Va 15. Penalità Cal 14', Va 16'. Spettatori: 640.
Semifinali - Al meglio delle cinque gare
Gara 1: Caldaro-Varese 3-0, Aosta-Feltre 5-2
Gara 2 (martedì 18 marzo, 20.30): Varese-Caldaro (clicca QUI per i biglietti), Feltre-Aosta
Gara 3 (giovedì 20 marzo): Caldaro-Varese (20.30), Aosta-Feltre (20)
Eventuale gara 4 (sabato 22 marzo): Varese-Caldaro (18.30), Feltre-Aosta (19.30)
Eventuale gara 5 (martedì 25 marzo): Caldaro-Varese (20.30), Aosta-Feltre (20)









