Amici, familiari, istituzioni, tifosi e appassionati. Nessuno ha voluto mancare all’abbraccio collettivo della comunità di Albizzate a Caterina Bosetti, partita da qui e arrivata in cima all’Olimpo con la nazionale italiana di pallavolo. Non può mancare lei: la sua medaglia d’oro.
Nel giorno di Sant’Alessandro, patrono del Comune, sono diverse centinaia le persone che hanno riempito l’area feste del Comune di Albizzate e che, con il sindaco Mirko Zorzo e la sua vice Eliana Brusa, hanno accolto l’opposto campionessa olimpica.
«Ancora non ho realizzato bene tutto quello che è successo, ma sono contenta - le prime parole di Caterina, visibilmente emozionata dall’accoglienza riservatale - Sono cresciuta qua, ho fatto tutte le scuole e ho anche tenuto qualche amicizia. È tutto il cammino di una vita, era il mio desiderio più grande, tutto si è incastrato nel modo giusto».
Accolta dall’Inno di Mameli suonato dal corpo musicale Silvia Colombo, Caterina si è accomodata sul palco, dove tutti i presenti hanno ascoltato le sue parole e il suo racconto sui Giochi Olimpici. Tante ragazze giovani delle società di volley locali presenti tra il pubblico, oltre alla mamma Franca e a Chiara, una delle due sorelle. In prima fila, tra le istituzioni, anche un ospite speciale: il Ministro Giancarlo Giorgetti.
Il sindaco Zorzo e la sua vice Brusa hanno infine consegnato a Caterina il Premio Padelatt, il riconoscimento più importante del Comune, «per aver conquistato l’oro olimpico con passione, dedizione e sacrificio. L’amministrazione comunale è orgogliosa e riconoscente».



































