Territorio - 13 agosto 2024, 10:37

Barasso, scontro in consiglio. Arriva la risposta della minoranza: «Abbiamo un sindaco che non conosce il regolamento comunale»

Riceviamo e pubblichiamo una nota del gruppo Barasso 2.0 in replica alla comunicazione della maggioranza dopo il consiglio comunale della scorsa domenica

Il municipio di Barasso

Il municipio di Barasso

Il gruppo Barasso 2.0 non esita a recapitare una nota in risposta all’amministrazione comunale dopo la comunicazione diffusa successivamente al consiglio comunale di domenica 11 agosto (leggi QUI).

Riceviamo e pubblichiamo integralmente.

I due gruppi di minoranza uniti, formati da Giudici Valentino, Roi Francesco, Marazzi Ester e Braida Nicola specificano quanto segue:

Dato di fatto incontrovertibile: Il Sindaco di Barasso non conosce il regolamento del Consiglio Comunale del suo Comune.

Prova ne è il fatto che, su nostra segnalazione, ha spostato il consiglio comunale, inizialmente da lui fissato per sabato 10 agosto alle ore 19:00, in quanto tale convocazione era contraria al regolamento del comune di cui è Sindaco.

La seconda volta, in modo corretto, ma solo grazie alla nostra segnalazione, il consiglio comunale è stato da lui riconvocato per domenica 11 agosto alle ore 17:30.

Correggendo un errore del Sindaco, abbiamo evitato che un consiglio comunale convocato in modo errato, potesse venir annullato e con esso venissero annullate tutte le decisioni in esso deliberate. Teniamo a precisare che il Consiglio di domenica si è svolto regolarmente approvando in tempo utile le richieste della maggioranza, richieste sulle quali ci siamo astenuti in quanto oltre alla somma urgenza vi erano ricompresi nella delibera lavori che, a nostro avviso, non risolveranno il problema.

Da un Sindaco che, rispetto al suo predecessore, si è quasi auto-triplicato lo stipendio (da 749,91 € di Braida Antonio siamo passati a 1.906,26 € di Lorenzo di Renzo Scolari), e che, non avendo una occupazione dichiarata, percepisce interamente questi soldi, ci si aspetta, come minimo, che conosca il regolamento del suo Comune.

In quanto alle motivazioni “francamente imbarazzanti” citate nel comunicato di ieri (leggi QUI), le nostre motivazioni erano molto semplici e tutt’altro che imbarazzanti: la nostra presenza!

Evidentemente al Sindaco non interessa assolutamente nulla della presenza dei consiglieri eletti dalla metà dei votanti alle ultime elezioni (per questo specifico argomento vanno inclusi anche i voti ricevuti da Braida Nicola) e ritiene imbarazzante la nostra presenza democratica alle riunioni del consiglio.

Prova ne è il fatto che negli ultimi 4 consigli comunali sono state fatte convocazioni, senza alcun accordo con noi, per le ore 18:00 in 3 casi e per le ore 19:00 in 1 caso … orari che, per chi lavora (e tutti e quattro gli scriventi hanno una occupazione dichiarata ed effettiva) complica notevolmente la nostra partecipazione.

In merito alla situazione specifica (alluvione del 12 luglio 2024) conosciamo perfettamente la situazione e siamo in contatto con chi ha subito danni.

Non è questa la sede per discutere un problema così ampio e complesso, facciamo solo notare che se ci attenessimo ai social e agli articoli che il Sindaco di Barasso ha fatto pubblicare, questo problema doveva già essere risolto da molto tempo.

La regola “social” che il nostro Sindaco si è data è la seguente: “se piove e non succede nulla allora siamo stati bravi e scriviamolo ovunque, se piove e succedono i disastri la colpa è dell’evento eccezionale che nessuno poteva prevedere”.

Così sono capaci tutti!

Per concludere: a Barasso abbiamo purtroppo un Sindaco che non conosce il regolamento comunale e che, dal suo insediamento, ha dimostrato la sua incapacità a governare il paese.

In soli 3 anni è riuscito a far scappare dalla sua lista il secondo consigliere eletto come numero di preferenze (Braida Nicola), è riuscito a far scappare da Barasso una realtà consolidata come il CFM lasciando i locali comunali sinora desolatamente vuoti e con un futuro incerto; e con il CFM è “scappato” anche il Corpo musicale S. Cecilia di Barasso che è nato a Barasso nel 1904 e adesso sta di casa … a Gavirate!

Ha fatto anche scappare chi gestiva la Colonia Marisa Rossi come punto di partenza per le gite alla Grotta del Remeron, realtà che portava a Barasso migliaia di persone, lasciando anche in questo caso la struttura desolatamente vuota. 

In tutto questo, compie un errore, che lui stesso ammette implicitamente erogando, dopo nostra segnalazione, una nuova e corretta convocazione, e, invece che correggere e stare in silenzio (ringraziare non se ne parla nemmeno) ha l’arroganza politica di scrivere ai giornali per lamentare l’operato di chi quell’errore lo ha corretto.

Questo è “francamente imbarazzante”!

Il Sindaco, con tutta evidenza, ignora la precisa cognizione del concetto di democrazia, la quale è compiuta solo con la partecipazione critica in ogni dibattito che si voglia intendere come confronto fra opinioni diverse.

Ancora in quest'ultima occasione, il Sindaco pretende di possedere l'esclusiva della verità, anche nei regolamenti, palesando nella funzione politico-amministrativa un'indole intollerante e una modalità dispotica.

Per il Gruppo Consiliare Barasso 2.0 - Giudici Valentino, Roi Francesco e Marazzi Ester

Consigliere Comunale Braida Nicola

c.s.


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