Territorio - 12 agosto 2024, 13:20

Cadegliano e il mondo dell'arte di Varese piangono il pittore Luigi Bello

L'artista è scomparso nelle scorse ore dopo una breve malattia. Tra una settimana avrebbe compiuto 96 anni. E' stato uno degli ultimi testimoni della grande stagione milanese del dopoguerra. Domani i funerali

Cadegliano e il mondo dell'arte di Varese piangono il pittore Luigi Bello

Tra una settimana avrebbe compiuto 96 anni il Maestro Luigi Bello, pittore e scultore, scomparso dopo una breve malattia mentre ancora attendeva a nuovi progetti, da instancabile creatore qual era. Solo lo scorso mese di maggio, infatti, aveva esposto una decina di nuove opere alla Piccola Galleria del Disegno di GaEle, a Cuvio, in una mostra intitolata “L’emozione del segno” corredata da un catalogo manufatto edito dalla piccola casa editrice di Danelli e Blaiotta. 

Nato a Legnano nel 1928 ma da anni residente a Cadegliano Viconago, dove aveva lo studio, Luigi Bello è stato uno degli ultimi testimoni della grande stagione milanese del dopoguerra, quella della cultura che ruotava intorno al Jamaica, con incontri virtuosi di nome Lucio Fontana, Piero Manzoni, Ugo Mulas, Ibrahim Kodra. Un giovane, allora, con tanta voglia di imparare e di mettersi in gioco, mantenendo salda la propria visione artistica. 

«Il mio entusiasmo verso la vita e l'arte è costante negli anni, forse questo è il motivo della mia longevità. Studio e imparo sempre qualcosa di nuovo e la vita riesce ancora a sorprendermi. Cerco di avere uno stile di vita sano, dormo e penso molto.», ci aveva detto il Maestro nell’intervista fatta per la mostra di Cuvio. 

Delle sue ultime opere raccontava come i segni tracciati fossero «scritture dell’animo», pura gestualità libera.  «Sento il bisogno di esprimere con coerenza la Verità, eliminando il superfluo. Gli insegnamenti della dottrina Zen mi hanno portato alla riflessione sull’essenzialità come rinuncia a qualsiasi desiderio sovrabbondante. Sento una necessità di tornare ai primordi della pittura, al primo gesto tracciato dall’uomo primitivo.», erano le sue parole. 

Luigi Bello era molto noto in città, dove aveva esposto da Lavit & friends in piazza Carducci, occasione del novantesimo compleanno, e oltre a dipingere, a scolpire e a collaborare con il Teatro Blu di Cadegliano, alimentava una delicata vena poetica, con una sua raccolta di liriche pubblicata da GaEle. Lo ricordiamo con alcuni suoi versi, che mostrano la sua grande passione e volontà: «Ti cerco/ Arte/ con te voglio/ far l’amore». 

I funerali del Maestro Luigi Bello si terranno nella chiesa parrocchiale di Cadegliano Viconago martedì 13 agosto alle ore 17. Alle figlie Anna e Susy vanno le condoglianze del nostro giornale. 

Mario Chiodetti

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