Dopo il presidio unitario di CGIL, CISL e UIL e dei sindacati degli inquilini (Uniat, Sunia, Sicet, Associazione Inquilini) della Lombardia sotto palazzo della Regione a cui hanno partecipato centinaia di famiglie, «per rivendicare interventi sugli sfratti in esecuzione, sugli affitti che aumentano, sulle migliaia di di domande di assegnazione non evase e sui mancati interventi dei comuni per l’offerta di alloggi popolari», la UIL interviene a seguito delle dichiarazioni alla stampa dall’assessore di Regione Lombardia Paolo Franco, che ha definito i manifestanti a persone che «non rispettano la legalità».
A parlare, in una nota, è il numero uno della UIL Lombardia Enrico Vizza: «Sono sconcertato dalle affermazioni dell’assessore, che associa chi ha manifestato ieri (anche rinunciando al proprio lavoro per affermare i propri diritti e chiedere interventi sull’edilizia popolare), alla stregua di cittadini che non rispettano la legalità e non versano il canone. Una grande caduta di stile per un rappresentante della Regione, forse perché l’assessore si sente ancora in campagna elettorale e non sa riconoscere che c’è un grave problema di edilizia popolare in Regione. Se è vero che investe tutte le risorse che dice prosegua con i tavoli e sia più chiaro nel farlo trasformando quello che dice in cantieri».
«Ci sono situazioni drammatiche di persone, che l’assessore forse non è in grado di comprendere, perché lui ha la certezza di uno stipendio e di un tetto - continua Vizza - ci sono persone che non riescono, pur lavorando, a far fronte al caro vita. La Uil continua a sostenere le persone in modo dignitoso nella legalità. Probabilmente l’incapacità di affrontare un’emergenza e di confrontarsi serenamente con il sindacato viene liquidata, frettolosamente, associando una protesta a chi non è regolare. In Lombardia serve un piano decennale con interventi di recupero, ristrutturazione, di messa in sicurezza e realizzazione di nuovi edifici di edilizia sociale pubblica. Ho scritto al Presidente Fontana e al presidente del Consiglio Regionale perché prendano provvedimenti. Ci aspettiamo una smentita da parte dell’assessore e un suo passo indietro perché riteniamo ci sia incompatibilità da parte di Paolo Franco nel rappresentare la Regione nel ruolo assegnato e sarebbe opportuno che lasciasse la delega».