Economia - 23 aprile 2024, 14:47

La ricerca di Assosomm: i sei ingredienti della ricetta per un posto di lavoro "appetibile"

L'Osservatorio dell'associazione italiana delle agenzie del lavoro presieduta dal varesino Rosario Rasizza, in vista delle prospettive di nuove assunzioni da parte delle aziende in vista dell'estate ha stilato una sorta di vademecum: «Si cercano lavori più gratificanti e meno ripetitivi con una riscoperta di impieghi più legati alla manualità»

Il presidente di Assosomm Rosario Rasizza

Il presidente di Assosomm Rosario Rasizza

L'Osservatorio Assosomm-Censis sul mondo del lavoro che cambia monitora periodicamente alcuni dei fenomeni più significativi dell'evoluzione del mercato del lavoro, con una particolare attenzione al lavoro in somministrazione.

Lo scopo è quello di cogliere quelle trasformazioni, a volte piccole, ma significative, che caratterizzano la fatica crescente nel far incontrare domanda e offerta di lavoro.

Negli ultimi anni abbiamo assistito a una rivoluzione copernicana per ciò che riguarda gli equilibri che regolano i rapporti di lavoro, passando dagli sforzi, soprattutto tra i giovani, per cercare lavoro, agli sforzi, degli imprenditori, per trovare i lavoratori.

«Ovviamente la situazione non è analoga in tutti i settori e per tutte le posizioni, né tantomeno per tutte le Regioni d'Italia - commenta il varesino Rosario Rasizza, Presidente ASSOSOMM - ma l'inversione è avvenuta ed è anche un'inversione culturale: i "candidati lavoratori" sono più selettivi che in passato e ciò non riguarda solo la retribuzione: si cercano lavori più gratificanti e meno ripetitivi. Fino a qualche anno fa, la grande spaccatura delle ambizioni professionali era tra lavoro "qualificato" e lavoro "non qualificato", oggi invece vengono riscoperti anche impieghi più legati alla manualità, lavori che, per mille ragioni offrono maggiori opportunità di realizzazione personale e che non di rado vengono "riqualificati" o modernizzati da chi li intraprende».

Questo cambiamento culturale non deve essere ignorato dalle aziende, che rischiano di perdere lavoratori capaci e motivati, attratti da altre aziende concorrenti, da proposte che meglio si ritagliano sulle aspettative dei giovani, aspettative che non si limitano ai fattori economici.

Fame di lavoratori - Ormai il 60% delle aziende lamenta una serie di difficoltà a reclutare nuovi lavoratori e il 50% lamenta un aumento delle dimissioni volontarie. I lavoratori ormai hanno capito la loro "forza contrattuale" (il 55% dei lavoratori è consapevole che nell'azienda in cui lavorano c'è scarsità di manodopera) e la fanno valere.

Insieme al CENSIS, ASSOSOMM ha identificato i 6 ingredienti che compongono la ricetta del "lavoro appetibile" da parte dei candidati:

1. Poter pianificare un progetto genitoriale. Oggi avere figli e poterli crescere serenamente non è facilmente conciliabile con il lavoro: questo sarà uno degli elementi decisivi per rendere il lavoro appetibile. Negli ultimi 5 anni le dimissioni volontarie di lavoratori appena diventati genitori sono aumentate del 54% e in 1 caso su 4 si tratta di padri.

2. Il lavoro non deve interferire più di tanto nella vita privata. Oggi il 35% dei giovani tende a rifiutare gli straordinari e non vogliono che il lavoro li "insegua" nella vita privata con mail o chiamate fuori orario.

3. Più tempo libero. Il 66% dei giovani già ha deciso che in futuro vorrebbe lavorare di meno.

4. Vicino a casa. Il 28% dei lavoratori preferisce un lavoro vicino casa meno soddisfacente, piuttosto che spostarsi e questo vale al nord come al sud.

5. Retribuzione. È una questione importante, ma non determinante: per il 38% dei lavoratori dipendenti la retribuzione attuale è sufficiente a realizzare le proprie ambizioni.

6. Poter contare. Ormai il bisogno di considerazione è un elemento essenziale per la soddisfazione professionale, anche per chi compie un lavoro nominalmente "non qualificato": l'86% dei lavoratori generici ritiene fondamentale sentirsi ascoltato e preso in considerazione.

C.S.

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