Calcio - 23 aprile 2024, 11:30

Foghinazzi "patron" del vivaio del Varese: «Vorrei che questi colori tornino ad essere amati. Partendo dai giovani»

Il presidente del Gavirate si mette in gioco ed entra nel Cda biancorosso «con delega e pieni poteri per il settore giovanile dal punto di vista tecnico ed economico». Le sue parole: «Due famiglie con 616 tesserati, 43 squadre e 11 campi al servizio del territorio. Vorrei che possano supportare una prima squadra nei professionisti»

Foghinazzi "patron" del vivaio del Varese: «Vorrei che questi colori tornino ad essere amati. Partendo dai giovani»

Massimo Foghinazzi entra nel Cda del Città di Varese «con delega e pieni poteri per il settore giovanile dal punto di vista tecnico ed economico»: pur restando presidente e punto di riferimento del Gavirate, sarà l'anello di congiunzione tra i due vivai - a parte la Juniores biancorossa, nell'orbita della prima squadra e della rispettiva area tecnica - che nella prossima stagione conteranno in questa famiglia comune, come è stato illustrato numeri alla mano, «616 tesserati, 43 squadre, 7 campi a 11, 2 campi a 7, 2 campi a 5 tra Bustecche, Gavirate, Caldana, Cassinetta di Biandronno e una proiezione di incremento del 15% delle nuove leve».

Il Gavirate manterrà la sua identità, la sua storia e la sua maglia - dove comunque comparirà lo stemma del Città di Varese a sancire questa partnership al 100% - e la prima squadra in Promozione rappresenterà per il Varese un po' «quello che significa l'Under 23 in serie C per la prima squadra della Juventus», con la possibilità di far crescere i giovani migliori dei due vivai e della Juniores biancorossa. A proposito del club bianconero, il progetto tra Juventus Academy e Gavirate, in scadenza a fine giugno, è ancora in divenire: nulla si sa di una possibile prosecuzione.

Ma chi è Massimo Foghinazzi, al di là del grande passo annunciato oggi? Per prima cosa è un tifoso del Varese, e lo dice in questa intervista realizzata ad Arredo Più, dove il padrone di casa Alessandro Pascucci ha accolto la conferenza stampa di questa mattina: «Questi colori rappresentano tanto nella mia vita. Quando mi avvicino al Franco Ossola sento ancora il rumore delle bandiere e i profumi di quell'atmosfera incredibile e magica degli anni 70 e 80 che ti rimane dentro per sempre. Amo il calcio, questa è un'opportunità da cogliere: ho voglia di fare sacrifici per dare il mio piccolo contributo perché la piazza di Varese e il Varese tornino soprattutto ad essere amati».

Foghinazzi, che vuole dedicare «il terzo quarto del mia vita al territorio e ai nostri giovani», non senza quell'ambizione e quella determinazione che gli si leggono negli occhi, davanti all'assesore Malerba ha anche detto come serva «un rapporto sano, chiaro e forte con l'amministrazione comunale per la condivisione dei progetti e del percorso da fare».



La diretta della conferenza stampa sull'entrata di Foghinazzi nel Cda del Varese

Viene chiesto a Foghinazzi come si configura la partnership dal punto di vista normativo? Ci saranno novità nello staff del settore giovanile biancorosso? Il Gavirate ha una storica collaborazione con la Juventus: cosa accadrà? Risponde Foghinazzi:
1) «Varese e Gavirate mantengono la loro identità, ci sono due case che accolgono le rispettive famiglie. Partnership massima possibile per crescere assieme, dunque».
2) «Per quanto riguarda le figure presenti oggi nel vivaio del Varese, il lavoro verrà fatto da domattina attraverso colloqui personali con tutti. Non metterei mai in discussione le competenze attuali, ma questo progetto ha bisogno di condivisione, convinzione, determinazione e nessuno può vederla in modo opposto o stare semplicemente sulla barca per essere trasportato...».
3) «Come Gavirate siamo scuola calcio da 5 anni di Juventus: il 30 giugno scadono i termini del nostro rapporto ma a oggi non si sa a livello ufficiale se il club bianconero proseguirà nel progetto nazionale di Juventus Academy. Vedremo se il rapporto a Gavirate proseguirà o se si interromperà».

Precisa Amirante: «Non c'è fusione, si mantengono due matricole separate. Le squadre del Gavirate avranno anche lo stemma del Città di Varese sulla maglia, che rimane quella del Gavirate, per rappresentare anche a livello visivo questa partnership».

Parola all'assessore Stefano Malerba: «Con il Città di Varese stiamo lavorando sapendo quanto siano importanti le strutture per qualunque progetto importante. C'è un bando aperto per lo stadio e il centro delle Bustecche è stato dato per molto tempo in gestione alla società: lo spirito di formazione dei nostri ragazzi alla base di questo progetto rende lo stesso importante. Fare rete è fondamentale per crescere. L'amministrazione c'è, vi segue con grande attenzione ed è dalla vostra parte».

«Non è un'affiliazione ma una partnership totale - dice Foghinazzi - la prima squadra del Gavirate in Promozione fungerà un po' come l'Under 23 serve alla prima squadra della Juventus, facendo un esempio ad alto livello. Magari chi esce dalla Juniores biancorossa e non è ancora pronto per il salto in alto avrà una prima squadra a Gavirate fatta di giovani del territorio per poter crescere in un campionato vero».

Verranno ora illustrate delle slide per spiegare novità e numeri dell'accordo sul vivaio: nel 2023/24 216 tesserati, 15 squadre e 24 tra allenatori e istruttori per il Città di Varese, 413 tesserati, 28 squadre e 35 allenatori per il Gavirate. L'anno prossimo, 2024/25, le due realtà unite conteranno su 616 tesserati, con una proiezione di incremento del 15% delle nuove leve e con 43 squadre che parteciperanno ai campionati regionali e provinciali. Questi i numeri delle slide.

Strutture: oggi ci sono 4 campi alle Bustecche, 5 campi a Gavirate, 1 campo a Caldana e 1 a Cassinetta. Insieme nella prossima stagione saranno a disposizione per le due realtà 7 campi a 11, 2 campi a 7, 2 campi a 5.

Ancora Foghinazzi: «Il risultato sul campo dipende dal buon lavoro fatto con i nostri ragazzi. Sento spesso dire che i nostri ragazzi non sono pronti a fare il salto... io credo che quel salto dobbiamo farglielo fare noi. Sono qui per portare a Varese questo accordo innovativo, sperando di poter fare un buon lavoro perché supportato da una squadra di persone importanti».

«Per tornare nel professionismo serve o spendere centinaia di milioni di euro oppure lavorare sulle infrastrutture, e sotto questo punto di vista è stato fatto un lavoro eccezionale da questo club, un lavoro che mi ha spronato in questa scelta - prosegue Foghinazzi - insieme a rapporti da rilanciare con le aziende locali per riavvicinare gli imprenditori al Varese con un progetto chiaro che parta dal settore giovanile. Ma serve anche un rapporto sano, chiaro e forte con l'amministrazione comunale per la condivisione dei progetti e del percorso da fare. Il pilastro più importante insieme alle infrastrutture è il settore giovanile: tra Varese e Gavirate ci sono tutte le competenze per fare un grande lavoro e portare un settore giovanile forte, il più forte della provincia, a supporto della prima squadra».

Parola a Massimo Foghinazzi, presidente del Gavirate: «Ringrazio Alessandro per l'ospitalità e Stefano (Amirante, ndr) che è stato il mio interlocutore per questo accordo, ringrazio anche Antonio Rosati - presente con i figli, ndr - sono presidente a Gavirate da 8 anni e credo che per poter crescere bisogna fare sistema creando collaborazioni forte. Entro nel Cda del Varese con delega e pieni poteri per il settore giovanile, il che significa responsabilità piena dal punto di vista tecnico ed economico. Credo che oggi il vivaio sia un pilastro importante per la crescita di una società: Gavirate e Città di Varese insieme sono leader in provincia. Il lavoro da fare sui giovani è importante per farli crescere e per fare tornare il Varese tra i grandi nel calcio vero: una città capoluogo deve avere una prima squadra tra i professionisti che abbia le sue fondamenta nei giovani e nel settore giovanile». 

«È un progetto che parte da lontano, con Massimo Foghinazzi ci siamo parlati quando eravamo ancora in terza categoria - dice Stefano Amirante - e il discorso arriva oggi a compimento». 

Sta parlando Paolo Girardi, presidente biancorosso: «Si materializza un progetto importante, ripartiamo da qui con i giovani».

Si comincia, conduce Michele Marocco: presente anche Stefano Malerba, assessore allo Sport del Comune di Varese, e ovviamente il padrone di casa di ArredoPiù, Alessandro Pascucci

Siamo in diretta da ArredoPiù, lo showroom di abbigliamento in viale Belforte dove è prevista alle 11.30 la conferenza stampa con cui il Città di Varese illustrerà i cambiamenti in società, in particolare a livello giovanile, con l'ingresso nel club del presidente del Gavirate Massimo Foghinazzi: gestirà il vivaio a partire dalle categorie sotto la Juniores.

Andrea Confalonieri


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