«Retrocessione? Non sono preoccupato: se accadrà, significherà che Varese se lo è meritato»: così ha parlato il cavalier Rosario Rasizza, amministratore delegato di Openjobmetis, a margine dell'annuale incontro di Orgoglio Varese, creatura da lui fortemente voluta che finanzia la società biancorossa ma, soprattutto, lo sport dilettantistico varesino.
Questa la sua opinione sul delicato momento della squadra a cui si è aggiunta una battuta sul possibile futuro rapporto di sponsorizzazione - quello tra Pallacanestro Varese e Openjobmetis - arrivato ormai al decimo anno: «Oggi Openjobmetis è oggetto di una operazione straordinaria con la società francese Groupe Crit e quindi ogni decisione dovrà essere condivisa. Sarà mia cura raccontare ai nostri nuovi proprietari ciò che l'azienda ha fatto in questi anni per lo sport varesino e per la Pallacanestro Varese, in modo tale che anche loro possano appassionarsi a questa avventura che noi sosteniamo da tempo».
«Tecnicamente non sono in grado di giudicare la stagione di Pallacanestro Varese - ha continuato Rasizza - Osservo solo che il palazzetto è sempre pieno. Per quanto riguarda i risultati sportivi ci sono partite entusiasmanti e altre meno, come domenica scorsa. È lo sport, a volte si vince e altre si perde».
E ancora sulla possibile retrocessione: «Dobbiamo stare nella dimensione che ci meritiamo. Se retrocederemo sarà un punto di ripartenza. Non credo che si possa parlare di fallimento, nello sport è un concetto che va modificato. Esistono stagioni positive e stagioni negative: se sarà A2 da lì ripartiremo».
Due parole anche per il contributo dato direttamente da Orgoglio Varese al sodalizio cestistico prealpino, prezioso - tra gli altri - per strappare il sì di Nico Mannion a dicembre: «Certe cose si fanno e non si dicono. Abbiamo risposto all'appello del presidente Bulgheroni e dell'ad Scola: lo abbiamo fatto con sincerità perché era giusto sostenere in quel momento la squadra. Anche altri imprenditori dovrebbero fare ciò che hanno fatto Openjobmetis e Orgoglio Varese per la squadra».
Al di là delle dichiarazioni cestistiche, il clou del ritrovo da Annetta è stato il resoconto dell’attività di Orgoglio Varese, fondata nel 2019 e arrivata a erogare in totale 1.145.000 euro a diverse società sportive del territorio (in tutto 30, con 5000 atleti tesserati), e a coinvolgere nell’obiettivo 23 aziende.
«Siamo diventati un collettore in grado di fare un contributo completo a tante realtà» ha detto Rasizza davanti a una platea di imprenditori, associazioni sportive e politici (presenti il sindaco di Varese Davide Galimberti e l’assessore allo Sport Stefano Malerba).
Negli ultimi mesi ecco altri 380 mila euro, con assegni che sono andati a finanziare - tra le altre - Ju Green Gorla Minore, ASD Nuova Atletica Varese, Varesina Ginnastica e Scherma e Baseball e Softball Malnate che hanno ricevuto un contributo di 2.500€ a testa, oltre a ASD San Michele, Rugby Varese e Yaka Volley.
«Cosa accadrà nel futuro? Sono sicuro che la nuova proprietà di Openjobmetis ascolterà con interesse ciò che abbiamo fatto nel mondo sportivo. Per noi l’accordo con loro è proprio un gran finale di un’avventura da me iniziata nel 2001 in via Carrobbio a Varese: insieme raggiungiamo un fatturato di 3,4 miliardi di euro, e non abbiamo chiuso una sola filiale in Italia. Io resterò amministratore delegato per almeno altri 3 anni».