Giovedì 11 aprile si è conclusa presso la Sala Campiotti del Palazzo della Camera di Commercio di Varese l’ottava edizione del congresso “Svizzera Italia”, imperdibile occasione di apprendimento e confronto, aperto gratuitamente al pubblico, sui temi della fiscalità che coinvolgono le aziende, i professionisti e i lavoratori che operano tra l’Italia e la Confederazione Elvetica.
L’evento è stato organizzato da Varese Professionisti in collaborazione con lo Studio Giallo & Co. (www.studiogiallo.eu) e Fiduciaria Mega, con il patrocinio del Centro Studi Villa Negroni del comune elvetico di Vezia e la sponsorizzazione di Think S.r.l. e Computer Set S.r.l. ed Iron Service S.r.l. Il Convegno, moderato dal giornalista Marco Giovannelli, è stato preceduto dai saluti del Presidente della Camera di Commercio di Varese Mauro Vitiello e del Generale di brigata Crescenzo Sciaraffa, comandante della Guardia di Finanza di Varese. Al termine, i partecipanti hanno potuto incontrare i professionisti intervenuti e confrontarsi sugli argomenti trattati nel corso del pomeriggio di lavori.
Salvatore Giallo e Aris Merlo, la tassazione dei dividendi transfrontalieri
Il commercialista Salvatore Giallo e il fiduciario Aris Merlo hanno relazionato sulla tassazione dei dividendi di società svizzere distribuiti a società italiane e viceversa, sia con beneficiari persone fisiche che imprese. L’articolo 10 del 1976 della CDI (Convenzione per evitare Doppie Imposizioni) stabilisce che i redditi da partecipazione sono soggetti a tassazione concorrente, ovvero la Svizzera può applicare una tassazione non eccedente il 15% e l’Italia dovrà tassare il percettore neutralizzando la doppia imposizione (e viceversa). Nel caso i beneficiari del dividendo fossero delle società, vi è l’opportunità di applicare la cosiddetta direttiva “madre-figlia” europea, che consente uno sgravio completo dell’imposizione alla fonte. Ulteriori norme del T.U.I.R. (Testo Unico delle Imposte sui Redditi) definiscono altri parametri quali l’imposta sostitutiva e il nuovo concetto di Residenza fiscale e di domicilio.
Roberto Castorina, i controlli fiscali sulle partecipazioni in società svizzere
Il Capitano Roberto Castorina, comandante della Compagnia della Guardia di Finanza di Luino, ha relazionato sui controlli fiscali sulle partecipazioni in società svizzere possedute da soggetti italiani. La Polizia Economico-Finanziaria svolge un’accurata analisi fenomenica sul territorio di competenza. La provincia varesina si caratterizza per l’estesa area di confine con la Confederazione Elvetica, spesso attrattiva di possibili linee di arbitraggio fiscale transnazionale. I controlli del Corpo riguardano soggetti italiani, spesso formalmente inquadrati come dipendenti di S.a.g.l. Svizzere, ma di cui sono, in realtà, gli amministratori di fatto. Lo scambio di informazioni, in spirito di collaborazione e trasparenza, è un fenomeno in aumento e di grande ausilio all’azione ispettiva del Corpo che diviene, in tal modo, più profonda e incisiva.
Andrea Puzone, le ultime novità per i frontalieri
Il commercialista Andrea Puzone ha esposto le ultime novità che coinvolgono i circa 80.000 frontalieri riguardo il nuovo accordo bilaterale smart working/tassa salute, entrambi applicati a partire dall’1 gennaio 2024. Dieci gli articoli. L’accordo si rivolge solo alle persone fisiche e definisce quali siano le aree di frontiera considerate: Lombardia, Piemonte, Valle d’Aosta e provincia di Bolzano per l’Italia e i Cantoni Grigioni, Ticino e Vallese per la Svizzera. Il nuovo “lavoratore frontaliere” è colui che risiede in un comune nella fascia di confine, svolge attività lavorativa nell’area di frontiera dell’altro stato confinante e in linea di principio ritorna quotidianamente al proprio domicilio nello stato di residenza. Gli altri articoli regolamentano dall’imposizione dei salari alla cooperazione amministrativa al regime transitorio. Relativamente allo smart working, la percentuale massima di ore lavorative è passata dal 40 al 24,99% affinchè si possa continuare a mantenere lo status di lavoratore frontaliere. La “tassa sulla salute”, che ha suscitato un certo malcontento, è invece quel contributo economico richiesto a tutti i vecchi frontalieri italiani che lavorano in Svizzera e che costituirà sostegno economico al servizio sanitario nazionale delle aree di confine a favore di medici ed infermieri. L’entità dell’importo varierà dal 3 al 6% con un minimo di 30 euro mensili e un massimo di 200 euro. Regione Lombardia ha già comunicato che applicherà l’aliquota più bassa.
Massimo Mastromarino, i nuovi Comuni frontalieri
L’architetto Massimo Mastromarino, Sindaco del Comune di Lavena Ponte Tresa e presidente dell’Associazione Comuni Italiani di Frontiera, ha relazionato sui nuovi comuni frontalieri, auspicando che attraverso il confronto amichevole tra i due Stati si trovi un accordo univoco su quali e quanti siano i Comuni di frontiera a tutela di tutti i lavoratori frontalieri già presenti prima dell’entrata in vigore del nuovo accordo fiscale. Questo affinchè siano sottoposti alla corretta imposizione fiscale, esclusivamente dalla parte svizzera.
Davide Nuzzi, l’assoggettamento transfrontaliero alla sicurezza sociale e l’imposizione dei frontalieri
Il fiduciario Davide Nuzzi ha trattato il tema delle implicazioni del telelavoro relativamente all’assoggettamento transfrontaliero alla sicurezza sociale. È stato brevemente accennato anche l’argomento dell’imposizione dei frontalieri in Svizzera, con particolare riferimento alle possibilità, per alcuni di loro, di fare valere ulteriori deduzioni fiscali correggendo di fatto la loro imposizione alla fonte.