Quel diavolo di Graziano Ballinari, unico e insostituibile cessologo e mutandologo, performer dialettale, scrittore e memoria storica della Val Veddasca, ha anche fama di talent scout, così capita di ricevere una telefonata con l’invito a passare da lui a conoscere una sua pupilla, cantante, autrice e chitarrista.
Graziano non è uomo da mezze misure e va subito al sodo, presentandoci Alessia Gerardi, in arte Dea Culpa, enfant prodige che a sette anni già si esibiva e oggi, a 24, vanta già un invidiabile curriculum. Alessia è nata a Lallio, paese della bergamasca, ma da qualche tempo vive a Milano e non perde occasione per passare a Varese a trovare l’amico Ballinari, in passato ospite di tutti i talk show, Costanzo compreso.
Alessia, capelli platino e occhi verde foglia, ha la decisione della gente della sua terra, sa quello che vuole e sta facendo di tutto per ottenerlo, con grande determinazione e talento.
«Ho incominciato a cantare a tre anni, in famiglia c’è passione per la musica e i miei non mi hanno mai ostacolato nelle scelte. A sette anni studiavo con Maurizio Zappatini, insegnante di canto di Elisa e Mahmood, e a undici ho debuttato a Io Canto, la trasmissione condotta da Gerry Scotti. Per me è stata la conferma che la strada era quella giusta» spiega Alessia.
L’artista bergamasca brucia le tappe, incomincia a studiare la chitarra per potersi accompagnare e cantare le proprie composizioni.
«Ho partecipato nel 2018 a due puntate di X Factor con il mio brano intitolato Universi artificiali, l’anno successivo sono stata tra le vincitrici di Area Sanremo con Atipica, un’altra mia composizione. Da un anno e mezzo collaboro con Claudio Guidetti, autore per Eros Ramazzotti e ho sei pezzi pronti, con parole e musica scritte da me. Vorrei presto fare un disco, i brani sono prodotti assieme ad Alessandro Fava e Hanashi, e uno in particolare da Steve Tarta, producer del figlio di Gigi D’Alessio. Oggi mi sento matura e soddisfatta delle mie opere, spero entro maggio di uscire con il primo pezzo».
Nel 2022, Alessia Gerardi ha partecipato a The Band, condotta su Rai1 da Carlo Conti, assieme agli Anxia Lytics, con cui collabora: «È stata l’esperienza più bella fatta finora, siamo arrivati secondi e ho cantato America davanti a Gianna Nannini, ricevendo molti complimenti e diversi suggerimenti da Dolcenera. Siamo stati notati da molti e abbiamo poi partecipato a diverse serate, compiendo tour per l’Italia con uno spettacolo di un’ora e mezza» dice la cantante, il cui genere musicale è l’elettropop e in passato, a 15 anni, apriva gli spettacoli di Zelig e Colorado Café.
Il nome d’arte di Dea Culpa incuriosisce molto, ma c’è una precisa spiegazione: «Ammettere le colpe è un’ammissione di responsabilità, e oggi pochi si prendono la responsabilità delle proprie azioni. Poi D e C sono le iniziali di mia mamma Domenica Cossotti, e la Dea è l’Atalanta, di cui sono tifosissima».
Alessia Gerardi non si ferma, nel frattempo ha imparato a suonare il pianoforte da autodidatta e sta frequentando un corso di produzione musicale al Sae Institute di Milano, perché è sua intenzione produrre da sé i suoi brani.
Con Graziano c’è un grande feeling: «Mi dà buoni consigli, lui conosce molta gente nell’ambiente dello spettacolo, e non è escluso che in futuro si possa organizzare un evento insieme. Quando ci siamo conosciuti, pochi mesi fa, mi ha detto: "Oggi hai trovato un papà, un amico e un nonno"».