Si ritorna a pensare alla salvezza a Masnago: contro Napoli la prima di cinque finali per restare in Serie A.
Quattro punti di vantaggio, sei se si conta il vantaggio negli scontri diretti, rendono però la corsa della Openjobmetis una battaglia a esclusione: prima verranno messe in tasca le vittorie che ancora mancano, prima si esauriranno le speranze di chi insegue, ovvero Pesaro e Brindisi.
La giornata di oggi appare già potenzialmente dirimente: Varese in campo all’Itelyum Arena (palla a due ore 16.30) contro Napoli, Pesaro a Sassari mentre scriviamo, Brindisi ospitante Treviso alle 18. Un successo prealpino e due sconfitte delle rivali dirette spianerebbero la strada, con quattro gare ancora in calendario, sebbene senza prova aritmetica. Qualsiasi altra combinazione, invece, mischierebbe di nuovo le carte.
Vincere per non sentire il vero sapore della paura, lasciando comunque vada Happy Casa e Carpegna Prosciutto almeno a -4 (-6 in realtà), pare in ogni caso come l’obiettivo minimo da conquistare per Mannion e compagni, che settimana prossima andranno a Scafati, quindi a Sassari quella dopo, per poi concludere con Treviso in casa e Pistoia fuori. Pistoia in casa, Tortona fuori, Cremona in casa e Venezia fuori sul ruolino di Pesaro, Reggio Emilia e Pistoia fuori, Venezia in casa e Brescia fuori, invece, il cimento residuo di Brindisi.
La sensazione - a conti fatti - è quindi che quella di oggi sia un’occasione da non sprecare, per mille e un motivo. Pensare però che il match contro la Ge.Vi. trionfatrice in Coppa Italia un mese e mezzo fa a Torino possa essere semplice sarebbe un suicidio. Per la qualità del roster avversario e per una posta in gioco che è alta anche per i partenopei, costretti ad aspirare ai due punti per recuperare terreno sull’ottavo posto.
Contro la Ge.Vi., sono tre gli ex che bussano alle porte di Masnago, tutti a loro modo amati dal pubblico varesino. Arriverà Giovanni De Nicolao, tre anni in biancorosso, caratterizzati da un’impronta messa dentro e fuori dal campo. Uomo e giocatore vero, De Nik, che ora a Napoli fa quello che faceva qui: 14 minuti di regia, difesa, ordine e grinta.
Bentornato, anche, a Tariq Owens, del quale quest’anno sono mancati i decolli verso le alte quote, la spettacolarità unita a una certa efficacia e anche il mood sempre sorridente e positivo. Oggi Tariq è un centro ancora più maturo e importante in questa Serie A: rispetto allo scorso anno è migliorato in quasi tutte le voci statistiche.
Infine ecco Markel, Markel Brown, pound per pound forse uno dei migliori giocatori visti qui a Varese negli ultimi vent’anni. Classe, intelligenza, difesa, conoscenza del basket: il suo arrivo a Napoli (davvero alternativo a una minestra riscaldata a Varese?) ha già prodotto i primi risultati, sotto forma di un trofeo alzato al cielo.
I tre si innestano su telaio da brividi, che conta anche Jacop Pullen, top class di questo campionato, il metronomo di talento Tyler Ennis (14 punti e quasi 7 assist di media), le triple di Tomislav Zubcic e dell’intelligenza e della fisicità dell’ala Michal Sokolowski.
Sei gli uomini in doppia cifra (sette se si considerano anche i 9,3 della guardia Jaworski): nemmeno per una Openjobmetis finalmente al gran completo sarà facile.
OPENJOBMETIS VARESE-GEVI NAPOLI (ore 16.30, Varese, Itelyum Arena)
VARESE: 2 Gilmore, 4 Mannion, 6 Ulaneo, 7 Spencer, 8 Woldetensae, 11 Moretti, 18 Virginio, 22 McDermott, 25 Besson, 37 Okeke, 44 Brown. All. Bialaszewski.
NAPOLI: 0 Pullen, 1 Zubcic, 2 Ennis, 5 De Nicolao, 10 Sinagra, 11 Owens, 22 Brown, 24 Sokolowski, 25 Lever, 35 Bamba, 44 Dut, 73 Ebeling. All. Milicic
ARBITRI: Carmelo Lo Guzzo, Andrea Bongiorni, Giulio Pepponi
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