Servirebbero una serata e una vittoria speciale per riconciliare la Varese 2023/2024 con il campionato italiano.
Bella e vincente in Europa, spesso brutta e spesso sconfitta in Italia: verrebbe voglia di giocare solo al mercoledì... Questione di risultati, di traguardi a disposizione, di livello da affrontare, di una magia che nella tenzone continentale talvolta si è accesa e in Serie A invece mai… O, se lo ha fatto, è stato un fuoco di paglia.
Brescia (palla a due stasera ore 21) sarebbe l’occasione perfetta. Perché personifica l’avversario più ingiocabile (insieme alla Virtus e ancora più di Milano e di tutte le altre “piallatrici”) incontrato finora, perché è quello che ha fatto più male (116-73 finì all’andata), perché è prima in classifica (seppur oggi in coabitazione con Bologna) e perché la salvezza è un treno da prendere non a questa fermata, fatto salvo un successo non previsto che cambierebbe classifica e umore.
Prima tutti gli sguardi andranno a Treviso, dove i padroni di casa incontreranno Pesaro, sperando che la squadra di Frank Vitucci non dia ai marchigiani la chance di accorciare a due lunghezze il margine sul 13° e 14° posto, e a Brindisi, sfoderando le bandiere isolane per sostenere la Dinamo Sassari al cospetto della formazione di Sakota: il motivo è lo stesso di cui sopra. Ecco: due risultati favorevoli lontano da Varese, insieme a una “w” firmata Mannion e compagni, darebbero una svolta davvero marcata (sebbene non decisiva) alla corsa per non retrocedere, fungendo da booster per le due lepri e da veleno quasi letale per l’umore delle inseguitrici.
Certo il compito biancorosso sarà improbo. Di fronte una squadra che fa praticamente tutto meglio della Openjobmetis, non solo quella parte difensiva che la vede al quarto posto dietro Venezia, Milano e Bologna nel defensive rating (Varese penultima) nonché lasciarsi preferire nelle stoppate e nelle palle recuperate (il doppio dei prealpini): anche in attacco tra le due contendenti odierne i numeri non vedono paragone. La Germani segna di più (secondo attacco del campionato), tira meglio (salvo che da tre), prende più rimbalzi (in termini assoluti e soprattutto in termini analitici), smazza più assist (seconda assoluta), perde meno palloni ed è - per riassumere - tra le prime cinque in quasi tutte le graduatorie offensive.
Tutto ciò non avviene per caso: 10 giocatori 10 nelle rotazioni, di cui 4 in doppia cifra (si va dai 13,5 punti di media di Amedeo Della Valle agli 11,1 di Semaj Christon) e una panchina che produce ben 35 punti di media contro i 20 abbondanti degli odierni padroni di casa. Il centro Cobbins non sarà della partita.
All’andata il naufragio avvenne sotto le plance e fu degno del Titanic, con Miro Bilan autore di una prova da 21 punti e 12 rimbalzi. E allora la domanda più curiosa e forse determinante sul match rimane solo una: la squadra di coach Tom Bialaszewski affronterà - come sempre accaduto in questi due anni di era Scola - ancora una volta una grande “a viso aperto”, oppure avrà imparato dai propri errori e cercherà di mettere in pratica almeno qualche alchimia difensiva, come del resto si è piacevolmente visto mercoledì sera contro il Bahacesehir?
OPENJOBMETIS VARESE-GERMANI BASKET BRESCIA (ore 21, Varese, Itelyum Arena)
VARESE: 2 Gilmore, 4 Mannion, 6 Ulaneo, 7 Spencer, 8 Woldetensae, 11 Moretti, 18 Virginio, 22 McDermott, 25 Besson, 37 Okeke, 44 Brown. All. Bialaszewski.
BRESCIA: 0 Christon, 1 Gabriel, 2 Bilan, 4 Burnell, 5 Massinburg, 8 Della Valle, 11 Petrucelli, 25 Cournooh, 35 Pollini, 45 Akele, 77 Porto. All. Magro.
ARBITRI: Saverio Lanzarini, Andrea Valzani, Sergio Noce




