Piove, guarda come piove, guarda come viene giù... E in montagna metri di neve.
Qualche disagio, un po’ di allagamenti, qualche strada interrotta, vie delle città diventate un colabrodo con buche che sembrano voragini, ma – per il resto – il sistema ha retto bene.
Faccio una previsione? Fra qualche mese sentiremo parlare di allarme siccità e danni all’agricoltura. Ne sono sicuro.
E se, invece, avessimo potuto trattenere e accumulare anche solo un decimo della pioggia caduta in questi giorni, avremmo - quasi certamente - evitato la prossima e futura siccità.
Ripeto: un decimo dell’acqua scesa dal cielo.
Basterebbe aver realizzato, nel corso di questi anni, piccoli invasi per poter accumulare l’acqua da utilizzare poi, nel corso della stagione estiva, per irrigare campi, orti, frutteti, ecc. L’andamento climatico degli ultimi decenni è ormai delineato: precipitazioni sempre più episodiche e sempre più abbondanti, che si alternano a lunghi periodi siccitosi.
Come chiede da anni la Coldiretti, è sempre più urgente il varo di un piano per i piccoli invasi al servizio dell’agricoltura. I progetti ci sono, i finanziamenti anche: mancano solo le autorizzazioni delle varie autorità competenti.
Comunque, questa perturbazione è già stata una buona premessa per la stagione agricola alle porte. E la tanta neve caduta, consentirà alle stazioni sciistiche di attirare turisti e sportivi – dopo il flop dell’inverno - almeno per le prossime vacanze pasquali.