«La manifestazione di sabato pomeriggio, 10 febbraio, indetta dal Comune di Varese, per rimarcare la posizione democratica e antifascista della città, non poteva che vederci attivamente coinvolti come Pd della provincia di Varese (LEGGI QUI).
I valori della manifestazione sono parte integrante del nostro Dna e convintamente li abbiamo sostenuti anche in questa occasione.
La mobilitazione non aveva nessuna intenzione di interferire con le celebrazioni per la Giornata del Ricordo che si sono tenute a Varese lo stesso sabato mattina alla presenza di tutte le Autorità, e in vari momenti in tutta la nostra provincia. E di fatto non ha in nessun modo interferito.
In fondo, come potrebbe una manifestazione che ha lo scopo di rimarcare l'appartenenza agli ideali democratici e all'antifascismo, valori da cui la nostra Costituzione è nata, essere in conflitto con la celebrazione a ricordo degli orrori delle Foibe? Siamo convinti che credere in questi valori non tolga ma aggiunga.
Prendere le distanze da chi ha nostalgia del ventennio e delle sue liturgie, mettendo di fatto in discussione lo stato di diritto, è un dovere per chi, come noi, si riconosce nei valori della nostra Costituzione e per fare in modo che la storia non si possa ripetere.
I reiterati episodi che nella nostra Provincia tendono a mettere in discussione pagine buie della nostra storia e revisionare quanto accaduto con manifesti, striscioni e dichiarazioni, destano in noi indignazione e preoccupazione.
Per questo non ci stancheremo mai di scendere in piazza sostenendo la democrazia e l’antifascismo, invitando a farlo anche tutti i cittadini che si riconoscono in questi valori fondamentali per il nostro Paese».
Segreteria PD Provincia di Varese