Continua il percorso di Luvinate verso un paese più sicuro e pronto a rispondere al rischio idrogeologico.
Dopo quelli effettuati sull’alveo e lungo le sponde del Tinella, sono infatti ricominciati i lavori sul ponte di via San Vito (una prima parentesi c'era stata a dicembre), dimostratosi nel recente passato (2018, 2020 e 2021) inadeguato a reggere l’impatto delle alluvioni ormai sempre più frequenti dopo l’incendio del Campo dei Fiori del 2017.
Il ponte verrà abbattuto e ricostruito: «Quello vecchio - spiega il sindaco Alessandro Boriani - non è più adeguato alle portate idriche che possono arrivare dalla montagna dopo gli incendi del 2017. Il nuovo sarà a navata unica e con un volume molto più grande. Prima del ponte faremo delle briglie a pettine, che serviranno a bloccare il materiale, tipo la legna, che dovesse arrivare insieme all’acqua».
Il sindaco fa il punto anche degli interventi di natura forestale: «Quest’estate abbiamo eliminato 10 mila quintali di legna bruciata, derivanti ancora dagli incendi del 2017 che hanno colpito soprattutto il territorio del Comune di Luvinate e il bacino idrografico del Tinella. Il nostro territorio ha dovuto affrontare grandi problemi di sicurezza, senza dimenticare le evacuazioni e la tragica morte di un corridore».
L’opera si protrarrà fino a fine maggio e comporterà la chiusura della strada: «Capiamo - conclude il sindaco - che ci saranno disagi per i cittadini, ma è più importante risolvere il rischio che essi corrono quando piove tanto. Non a caso si parla di mitigazione del rischio: la politica serve a questo».










