Varese - 06 febbraio 2024, 14:11

LA LETTERA. «Docente accoltellata? Gli insegnanti si rifiutino di entrare in classe e gli studenti stiano a casa così i genitori si faranno delle domande»

La riflessione di un nostro lettore dopo quanto accaduto lunedì mattina all'Enaip di Varese: «Preoccupato per le miei nipoti prossime al passaggio alle superiori. Serve intervenire in maniera forte: ci vorranno 10 anni, le mie nipotine non vedranno i benefici, ma dobbiamo cominciare ora perché la solidarietà si fa, non si dà»

LA LETTERA. «Docente accoltellata? Gli insegnanti si rifiutino di entrare in classe e gli studenti stiano a casa così i genitori si faranno delle domande»

Continua a far discutere il gravissimo episodio avvenuto lunedì mattina all'Enaip di Varese, dove un ragazzo di 17 anni ha accoltellato una professoressa colpendola con tre fendenti alla schiena (leggi QUI la cronaca). L'accaduto ha fornito uno spunto di riflessione a un nostro lettore, che ci ha scritto in redazione. Ecco il testo della sua lettera:

Buongiorno,

tocca anche al nostro territorio fare i conti con questi scioccanti episodi, dolorosi per tutti, anche agli zii come me che hanno i nipoti prossimi al passaggio alle scuole superiori, e quindi all'ingresso in ambienti più complicati.

Sicuramente sarà il primo episodio di questa gravità, ma chissà quante frustrazioni e quante angherie non vengono raccontate e prese sul serio da chi di dovere, anche qui a Varese, sono sicuro.. ma è un problema nazionale, che c'è penso da almeno 20 anni.

E allora solidarietà è la parola maggiormente accostata oggi (ieri, ndr) alla vicenda. Tutti i chi di dovere hanno usato questa parola: solidarietà. E ci mancherebbe! Certo! Ma quanta ipocrisia, parola usata per chiudere in bellezza, parole d'effetto e basta. 

Bisogna fermarsi: gli insegnanti si rifiutino di entrare in classe, gli studenti stiano a casa così i genitori si faranno seriamente delle domande. Fermarsi. I presidi si prodigheranno per nuovi intenti, il sindaco si interesserà, magari pure la politica si interesserà. Fermarsi fino a quando non si attua una nuova buona proposta concreta, altrimenti tutto fermo.

Ci vorranno 10 anni, le mie nipotine non vedranno i benefici, ma dobbiamo cominciare ora. La solidarietà si fa, non si dà...

Saluti
Silvio Gorini 

Redazione

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