La Giunta del Comune di Azzio con una delibera datata 27 gennaio 2024 ha decretato l’avvio dell’iter di demolizione della “Baita” in uso al locale Gruppo Alpini. La decisione è scaturita a seguito delle analisi, da parte della Giunta, dei documenti in archivio relativi alla costruzione della struttura in oggetto per una verifica delle procedure seguite dall’Amministrazione Comunale: i funzionari del Comune dopo le opportune verifiche non hanno rinvenuto nessuno degli atti, sia edilizi che urbanistici, che validano ogni costruzione edilizia che pertanto, per le leggi vigenti, risulta abusiva.
Arturo Bodini, a nome del Gruppo Consiliare “Azzio Rinasce” rileva che la Giunta comunale di Azzio, presieduta dal sindaco Davide Vincenti, il 27 gennaio scorso ha dichiarato che la costruzione denominata “Baita degli Alpini”, costruzione iniziata nel periodo 2007/2008 e completata nel 2022, con un “presunto” accatastamento, è stata edificata in totale assenza di ogni titolo autorizzatorio (sia edilizio che urbanistico) e pertanto dovrà essere demolita. Inoltre, la stessa Giunta ha ipotizzato un costo di demolizione di circa 20 mila euro. Lasciando poi alla Corte dei Conti della Regione Lombardia individuare come e a chi imputare il danno erariale che il Comune di Azzio ha subito.
«Non ci resta che stigmatizzare - rileva Bodini, capogruppo di “Azzio Rinasce - il ritardo con cui il Comune di Azzio ha preso atto di una pesante irregolarità edilizia, oltretutto eseguita su sua disposizione e su un terreno comunale. Ma la cosa che più spiace è che il Gruppo Alpini di Orino-Azzio, benemerito per l’azione di volontariato che da tanto tempo esercita, sia ora senza sede e per anni abbia volontariamente e vanamente lavorato per il completamento di detta “Baita”.
Da parte nostra faremo tutto il possibile per reperire risorse da convogliare poi al nostro Comune per ridare una struttura decorosa che sia di supporto alle attività del gruppo Alpini Orino-Azzio: per questo depositeremo in questi giorni una mozione per il Consiglio Comunale in cui avanzeremo la proposta di una sottoscrizione pubblica per dare un sostegno concreto, mediante gli organi comunali, a questa iniziativa» conclude Arturo Bodini.