La Varese Nascosta - 16 dicembre 2023, 07:58

LA VARESE NASCOSTA. Quei misteriosi fenomeni paranormali e la leggenda della "Signora del lago"

La tradizione popolare del passato raccontava di una figura femminile soprannaturale, una specie di sirena, che abitava il fondo del lago e che attirava a sé giovani. Ecco un racconto di questa misteriosa leggenda

LA VARESE NASCOSTA. Quei misteriosi fenomeni paranormali e la leggenda della "Signora del lago"

Nuovo appuntamento con la rubrica dedicata alla storia, agli aneddoti, alle leggende e al patrimonio storico e culturale di Varese e del Varesotto in collaborazione con l'associazione La Varese Nascosta. Ogni sabato pubblichiamo un contributo per conoscere meglio il territorio che ci circonda.

Oggi la Varese Nascosta ci porta sul lago di Varese per raccontare un'antica leggenda.

LA SIGNORA DEL LAGO DI VARESE

II lago di Varese, nome attuale dell'antico “Lago di Guirà”, è stato abitato ininterrottamente a partire dalla preistoria. Sulle sue rive si sono registrati alcuni fenomeni paranormali, tra di essi vi è una storia che parla di una figura femminile soprannaturale, specie di sirena, che abiterebbe il fondo lacustre e governerebbe il mondo subacqueo.

Questo essere è attratto da giovanissimi maschi di cui provocherebbe la morte per annegamento in modo da possederne l'anima attraverso la quale rinnoverebbe il suo magico potere sulle acque.

Di questa "Signora del lago" (la chiamo così dato che i protagonisti ne parlano sempre come della "Signora" dandole involontariamente una connotazione sacrale) vi sono otto casi registrati tra il 1946 e il 1961 tutti con le medesime modalità ed uguali visioni. I luoghi sono sempre la prima e la seconda punta. I protagonisti evitarono di parlarne se non da adulti.

Da un racconto: "Avevo 7 anni ed ero andato a fare il bagno coi miei genitori, mentre essi chiacchieravano sulla riva, io giocavo nell'acqua bassa. Faceva molto caldo ed era quasi il tramonto, d'un tratto un ombra fra le pietre del fondale colpì la mia fantasia.

Mi avvicinai credendo fosse un pesce strano: sembrava un volto umano; si allontanò verso il largo e, incuriosito, lo seguii senza badare al fatto che stavo allontanandomi nell'acqua alta. Quando avevo l'acqua al petto vidi distintamente un volto bellissimo di donna che mi sorrideva da sotto il pelo dell'acqua più o meno a un metro di distanza da me, lunghi capelli scuri ne avviluppavano il corpo che scompariva nell'acqua scura. Feci per toccarla e in un attimo mi sentii afferrare per i piedi e trascinare sott'acqua. Ricordo che rimasi lucido e vidi enormi pesci che mi sfioravano mentre la donna mi circondava con le sue braccia stringendomi e trascinandomi sul fondo. Svenni. Mi risvegliai a riva circondato da gente spaventata, mentre mi rianimavano. Ero salvo".

Roberto Corbella da La Varese Nascosta

Roberto Corbella da La Varese Nascosta

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