Territorio - 27 settembre 2023, 17:45

A Cavaria con Premezzo una serata dedicata all'affido famigliare

Appuntamento in sala consiliare il 28 settembre alle 21 per confrontarsi sull'argomento con alcuni esperti. L'assessore Scaltritti: «L’obiettivo della serata è quello di promuovere e far conoscere l’affido familiare per aiutare i minori che vivono in situazioni familiari insostenibili»

A Cavaria con Premezzo una serata dedicata all'affido famigliare

Il Comune di Cavaria con Premezzo, in collaborazione con il CTA (Centro di Terapia dell’Adolescenza) invita i cittadini a conoscere l'affido famigliare.

Cosa vuol dire accogliere un minore e vivere l’esperienza dell’affido? Chi può farlo? Il CTA (Centro di Terapia dell’Adolescenza), grazie alla collaborazione con il Comune di Cavaria con Premezzo, ha organizzato una serata per rispondere a tutte le domande sul tema e presentare con l’occasione il nuovo servizio affidi del Distretto di Gallarate: l’appuntamento è per il 28 settembre presso la sala consiliare del municipio (Piazza Pertini 75) alle ore 21.

Una serata per raccontare cosa è l’affido familiare, e come si può diventare famiglie affidatarie. Non solo attraverso la voce degli operatori che si occupano del servizio ma soprattutto attraverso la testimonianza diretta delle famiglie che stanno vivendo l’esperienza dell’accoglienza di un minore.

La serata sarà moderata dal Consigliere Comunale di Cavaria con Premezzo Avv. Barbara Chiaravalli (che grazie alla sua professione si è trovata spesso ad affrontare realtà di affido familiare) e sarà condotta dalla dott.ssa Francesca Panini e dalla dott.ssa Lavinia Mescieri (Assistenti Sociali del CTA Nucleo Affidi).

L'assessore al Sociale Irene Adele Scaltritti dichiara:

«L’obiettivo della serata è quello di promuovere e far conoscere l’affido familiare per aiutare i minori che vivono in situazioni familiari insostenibili. Accogliere un bambino, accompagnarlo per un tratto della propria vita, è un gesto nobile e generoso. Il progetto di affido ha un tempo variabile ma determinato: la durata cambia in base al bisogno del bambino e della famiglia d’origine, la quale rimane sempre presente nella vita del minore. L’affido può essere a tempo pieno, quando il minore vive stabilmente insieme agli affidatari, oppure a tempo parziale, quando il bambino trascorre solo alcuni momenti della settimana o dell’anno con la famiglia affidataria».

«Sull’affido le informazioni che le persone hanno sono ancora molto poche e spesso si crede che l’iter sia difficoltoso o che si richieda di essere una famiglia con determinate caratteristiche - conclude l'assessore - in realtà tutti possono fare la loro parte! Possono diventare affidatari persone single, coppie sposate o conviventi, con o senza figli. Non vi sono limitazioni basate sul genere, l’orientamento sessuale, il credo religioso o l’età. Sono richieste disponibilità, affettività e volontà ad accompagnare per un tratto di strada più o meno lungo, un bambino o un ragazzo, senza la pretesa di cambiarlo, ma aiutandolo a sviluppare e valorizzare le sue potenzialità e risorse e accettando ciò che appartiene al suo mondo, alla sua storia e alla sua famiglia. Mi auguro che la partecipazione alla serata sia numerosa, il tema è davvero importante e mi sta davvero a cuore» 

M. Fon.

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