Varese - 01 luglio 2023, 15:13

FOTO - Alla Schiranna un "terzo ospedale" cittadino e 70 volontari: i numeri dell'indispensabile Croce Rossa

Lo spettacolo del Festival dei Giovani di canottaggio è possibile anche grazie al comitato varesino della CRI, giunta in forze sul lago per garantire l'assistenza sanitaria: ecco come funziona l'organizzazione e il ruolo del presidio medico avanzato, necessario a non sovraccaricare le strutture sanitarie durante i grandi eventi

Un'ambulanza alla Schiranna per il Festival dei Giovani (si ringrazia Mario Zeni per le foto)

Un'ambulanza alla Schiranna per il Festival dei Giovani (si ringrazia Mario Zeni per le foto)

Indispensabili.

Lo spettacolo del Festival dei Giovani di canottaggio, in corso da ieri e fino a domani, alla Schiranna e i suoi grandi numeri (oltre 2000 ragazzi partecipanti e circa 7000 persone in totale giunte sulle rive del lago di Varese) non sarebbero semplicemente possibile senza la loro presenza. 

Come del resto ogni grande evento.

Dietro il successo di ogni manifestazione pubblica rilevante c’è il personale della Croce Rossa italiana, nello specifico quella di Varese. Ingenti le forze in campo: «Su tre giorni siamo qui con 70 volontari impiegati, medici del soccorso, infermiere volontarie, medici e infermieri professionali - spiega Simone Filippi, vicepresidente di Croce Rossa Varese - E garantiamo un’operatività di 12 ore al giorno».

Non solo, alla Schiranna è stato allestito anche un presidio medico avanzato: «Si tratta di due tende e di un’infermeria mobile nelle quali gli atleti che hanno bisogno di soccorso vengono portati, stabilizzati e preparati al ricovero, ove necessario. Nel 90% dei casi, però, vengono trattati da medici e infermieri sul posto e poi dimessi. In supporto al pma ci sono anche tre ambulanze, due pattuglie appiedate e tre mezzi logistici. Questa prassi è prevista dalla normativa regionale, in modo che non si vada a sovraccaricare gli ospedali in occasione di eventi importanti come questo».

Impressionanti le “capacità” di un presidio del genere: esso può arrivare a trattare fino a 20 pazienti in codice grave, cioè giallo/rosso, e fino a 140 codici verdi al giorno; in contemporanea, invece, l’operatività è garantita fino a 3 codici rossi/gialli e 8 codici verdi. Insomma, quasi un "terzo ospedale cittadino": «Va sottolineato - continua Filippi - il lavoro del personale qualificato, dei medici e degli infermieri di area critica: sono addestrati e preparati a lavorare in situazioni di estrema emergenza e in un contesto di grandi numeri».

E poi un plauso ai volontari, l’amore che muove il mondo: «C’è stata una tale richiesta di partecipazione che per non deludere chi voleva a tutti i costi venire, abbiamo aggiunto personale logistico. Ma non solo: il surplus di disponibilità è stato dirottato anche su altri servizi, perché in contemporanea al Festival dei Giovani c’è come ogni giorno la nostra attività ordinaria da portare avanti: il soccorso sanitario per la città di Varese e i trasporti secondari e ordinari».

F. Gan.

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