Presentato in Comune il bando per la premiazione delle attività storiche varesine che da più di trent'anni sono presenti nel capoluogo. «È un bando riservato alle attività commerciali, botteghe e negozi, ma anche - e questa è una novità - agli studi professionali e agli ambulanti» dice Ivana Perusin, vicesindaco e assessore alle Attività Produttive presente in Sala Matrimoni insieme ai rappresentanti delle associazioni di categoria Roberto Tanzi (direttore Uniascom), Rosita De Fino (Confesercenti) e Graziella Pomi Roncati (Aime).
Rispetto al bando della Regione, questo è un riconoscimento che riconosce la storicità dopo trent'anni, e non quaranta: «Abbiamo anche pensato di non computare in questo lasso temporale i due anni di Covid, che hanno provocato in alcuni casi una cessazione temporanea dell'attività - spiega Perusin - La scadenza per la presentazione delle domande è stata spostata al 31 luglio. Verrà poi organizzata la cerimonia di riconoscimento entro fine anno in cui consegneremo una vetrofania e una targa da esporre nella sede dell'attività».
I trent'anni di attività dovranno avere la caratteristiche della continuità di gestione - anche familiare - sotto la stessa insegna e nella stessa sede fisica sul territorio varesino. Tre sono i modi diversi di presentare domande: tramite la compilazione del modulo sul sito del Comune di Varese da parte del titolare oppure attraverso i rappresentanti delle associazioni di categoria o di un consigliere comunale (ogni consigliere al massimo può presentare due domande).
Varese - 22 giugno 2023, 12:14
VIDEO - Il Comune premia le attività storiche da più di trent'anni a Varese. Con due belle novità
Presentato in Comune il bando a cui partecipare entro il 31 luglio per ottenere il riconoscimento. Ivana Perusin: «È aperto anche ad ambulanti e studi professionali. I due anni del Covid non verranno considerati». Decisiva la continuità di gestione sotto la stessa insegna

Ivana Perusin con i rappresentanti delle associazioni di categoria Graziella Pomi Roncati (Aime), Rosita De Fino (Confesercenti) e Roberto Tanzi (Uniascom)



