Il centrosinistra di Gallarate chiede, di nuovo, che il Comune si attivi sul tema delle comunità energetiche, aggregazioni che permettono di condividere energia prodotta in modalità green, tendenzialmente tramite pannelli solari, con vantaggi economici e ambientali. Lo fa dopo avere sollevato la questione con gli organi di stampa e avere presentato, mesi fa, una mozione, discussa ma bocciata in Consiglio comunale, strappando alla maggioranza l’impegno a condividere l’impegno sulla questione.
Ora Pd, gruppo Margherita Silvestrini sindaco e Città è vita segnalano: «Molti Comuni si sono già mossi (uno degli esempi citati è quello di Cassano Magnago, confinante e governata dal centrodestra, Ndr), mentre a Gallarate siamo fermi e non se ne parla neppure».
Il centrosinistra cita uno snodo imminente: Arera, autorità di vigilanza, ha emanato il Testo integrato autoconsumo diffuso che regola le comunità energetiche e fissa al 31 maggio il termine entro il quale vanno definite le “aree convenzionali”. Il territorio viene diviso in diverse aree. «Quelle di Gallarate – precisa Cesare Coppe, Cèv – sono tre, collegate ad altri Comuni circostanti, con i quali serve un confronto».
Torna la segnalazione sull’ordine sparso con il quale si stanno muovendo le varie amministrazioni. Così Anna Zambon (Pd): «A Cardano il centrodestra ha approvato la stessa mozione che Lega e Fratelli d’Italia, a Gallarate, hanno bocciato». Ancora: «Abbiamo inviato un’e-mail al consigliere Thomas Valentino (lista Cassani sindaco), esperto del settore, che in aula aveva manifestato disponibilità per trattare insieme il tema. Non abbiamo ricevuto risposta».
Come muoversi, dunque? Chiedendo una riunione congiunta delle commissioni Urbanistica e Lavori pubblici. «Cerchiamo di seguire un iter istituzionale» il commento di Coppe. «Anche perché è da dicembre che il consiglio comunale non si riunisce» la chiusura di Margherita Silvestrini, Pd, con riferimento a una segnalazione mossa, nei giorni scorsi, dal collega Carmelo Lauricella.
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