Consiglio comunale teso a Busto Arsizio. Toni accesi durante la discussione sul nuovo regolamento delle consulte: proteste dell’opposizione, che si è vista bocciare tutti gli emendamenti proposti.
Non così diverso il clima con cui è stata affrontata la discussione sui contributi alle società sportive.
Il ricordo di Furlanetto
La seduta si è aperta nel ricordo di Ivan Furlanetto, esponente del Partito Comunista, consigliere comunale (dal ’64 al ’70) e provinciale, scomparso nei giorni scorsi.
È stato, parole sue, «il liberale Gigi Farioli» a ricordare «il compagno Ivan Furlanetto, in una specie di Brescello in formato ridotto».
I due sono stati colleghi sui banchi di opposizione durante l’amministrazione Tosi: «Una grande parte della storia politica e istituzionale della città», ha detto il capogruppo di Popolo, Riforme e Libertà, rivelando il «suo grande sogno»: un ricordo plastico in piazza XXV Aprile di Salvo D’Acquisto, medaglia d’oro al valor militaria.
«Ho conosciuto Ivan agli inizi della mia carriera politica, quando mi sono avvicinato al Pci – ha ricordato il capogruppo del Pd Maurizio Maggioni –. Una persona retta dal punto di vista ideologico e politico, sempre molto concreta nel suo contributo per la città».
Il Consiglio si accende sulle consulte
La modifica del regolamento per il funzionamento delle consulte comunali (pari opportunità e giovani) è stata caratterizzata da un duro scontro tra maggioranza e minoranza.
Dopo l’illustrazione da parte dell’assessore Daniela Cerana di un testo «più snello e fluido», attraverso diversi emendamenti, tutti bocciati, l’opposizione ha chiesto tra l’altro di inserire ulteriori consulte (salute e disabili) e ripristinare quella dedicata agli anziani, nonché, in particolare, di consentire al Consiglio – e non solo all’assessore competente come previsto dal regolamento – di istituirne di ulteriori.
Duro l’intervento di Maggioni su quest’ultimo punto: «Inutile e fuori tema inserire un articolo di grave nocumento all’iniziativa del Consiglio comunale. Fatto estremamente grave che potevate evitare».
Dello stesso avviso Farioli, che ha preso la parola con «l’amarezza di chi continuerà a sostenere che quando si esprime un voto lo si fa per convinzione del contenuto e non per il nome del proponente».
E, rammaricandosi del fatto che la maggioranza ha bocciato un emendamento dell’opposizione relativo alla riunione di insediamento della consulta, per poi approvarne uno proprio analogo, ha parlato di «pochezza, miseria e meschinità di chi opera in questo senso. La consulta ne esce come se fosse un organo dell’esecutivo».
Matteo Sabba, esponente della lista Antonelli, ricordando che la delibera nasce da una proposta dell’opposizione, ha anticipato il voto contrario: «Non voglio farmi dettare le cose dalla minoranza».
«Cosa stiamo a fare in Consiglio comunale se non possiamo fare le nostre proposte, che non devono essere cassate a priori?», ha replicato Gianluca Castiglioni di Busto al Centro.
«Quello che è accaduto non è un bell’esempio», ha sostenuto Emanuele Fiore del gruppo misto. Mentre per Santo Cascio (Progetto in Comune) «si è scelto di usare la forza dei muscoli. In nessun intervento ci è stato spiegato perché avete votato contro».
Il capogruppo di Forza Italia Orazio Tallarida ha quindi preso la parola per puntualizzare che nell’ufficio di presidenza che ha preceduto l’assise, Farioli si era opposto alla proposta di accorpare i due emendamenti analoghi.
«Se questa cosa è vera, allora meschini siete voi», ha sbottato il sindaco Emanuele Antonelli, rivolgendosi in particolare a Farioli, che ha però smentito questa ricostruzione. Fuori microfono i tono sono stati ancora più vivaci. Il testo è infine stato approvato con i voti della maggioranza (Sabba escluso) e di Fiore.
I contributi allo sport
Non così diverso il clima con cui è stata affrontata la discussione sui contributi alle società sportive.
Era stata Busto al Centro a proporre un nuovo regolamento in materia, con l’obiettivo di dotare il Comune di uno strumento «equo e trasparente».
Tre mesi più tardi, tra rinvii e discussioni in commissione, il nuovo testo è stato approvato, ma nella versione proposta dalla giunta e in particolare dall’assessore allo Sport Maurizio Artusa.
Così, col voto di martedì sera del Consiglio comunale, il regolamento risalente al 2003 è stato modificato.
Il capogruppo di Bac Castiglioni ha espresso «soddisfazione» per il fatto che «si sia messo mano a un regolamento vecchio di vent’anni». Lamentando però che la scorsa settimana, dopo un lungo silenzio, «in commissione ci siamo ritrovati una proposta della giunta che non è altro che una revisione burocratica dell’antico regolamento, emendato in maniera ovvia». Contestando la scarsa disponibilità al dialogo, Castiglioni, che a un certo punto lascerà l’aula per qualche minuto dopo una punzecchiatura dell’assessore Artusa, ha osservato come si sia rifiutato «un confronto costruttivo, forse temendolo, spero di no».
Anche Fiore si è detto «poco convinto» dal metodo utilizzato.
In sintesi, d’ora in avanti i criteri e le modalità di assegnazione dei contributi saranno indicati in un avviso pubblicato annualmente. I fondi saranno concessi alle società iscritte al registro comunale delle società sportive da almeno un anno dalla pubblicazione dell’avviso. Nella domanda di contributo, dovrà essere inserito anche l’elenco degli atleti under 14 direttamente coinvolti nelle attività agonistiche e giovanili.
Potranno ricevere contributi anche gli istituti scolastici che organizzano manifestazioni sportive. Per quanto riguarda le società professionistiche, i contributi saranno erogati esclusivamente per le attività riguardanti gli atleti under 14.
Questo quanto previsto dal nuovo testo approvato con il voto favorevole della maggioranza. Contrario Castiglioni, astenuto il resto della minoranza.