Turiamoci il naso di fronte a colpe che sono davanti agli occhi di tutti e di cui i responsabili saranno chiamati a rispondere e tifiamo Varese. Sperando che, assieme al pubblico e a mister Porro, domani anche i giocatori abbiano paura di retrocedere in Eccellenza e rispondano schiumando rabbia, cattiveria e mentalità feroce dal primo minuto all'ultimo, anche nelle piccole cose come una rimessa, un contrasto, la rincorsa di un avversario: gente d'esperienza e reduce da mille battaglie come Ferrario, Mecca, Rossini e Rossi, ma anche Gazo e Monticone, ultime bandiere, deve sapere che a noi e a tutti quelli che domani saranno presenti a Busto Garolfo per la sfida all'Arconatese basta la scintilla di una grande partita per riaccendere il fuoco e per arrivare a giocarsi i playout e a vincerli.
Restare o andarsene avendo salvato il Varese o dopo una retrocessione in Eccellenza cambia la vita a tutti, a loro, a noi, alla società, alla storia biancorossa: turiamoci il naso e proviamoci assieme, sapendo una cosa molto importante. Arrivare in fondo con una salvezza, dopo tutto quello che è successo, ora equivarebbe a vincere il campionato, come si dichiarò velleitariamente di voler fare la scorsa estate, senza alcuna cognizione della realtà. Tra fischi, fiaschi e applausi il passo è brevissimo: basta poco per finire in ginocchio o in piedi, ma quel poco è da conquistare domani, remando uniti nella stessa direzione. Di tempo non ce n'è più.
Contro la terza forza della classe appaiata alla Varesina serviranno ben altro impatto, attributi, voglia di vincere e salvarsi rispetto a quelli mostrati con Desenzano, Breno e la stessa Varesina. Attendiamo la prima partita con uno spirito da Varese, dall'inizio alla fine, per poter credere in un obiettivo che, finora, è stato invocato a parole ma dev'essere realmente voluto nei fatti. Cioè sul campo.
Dell'Arconatese si conosce la forza, da Chessa all'eterno Luoni e a un allenatore come Giovanni Livieri che da anni ha dato un'impronta e un'anima a questa squadra: per questo Porro, che non avrà a disposizione Pastore squalificato, parla di partita «in cui guardare prima che alla loro forza, che conosciamo, a quello che abbiamo dentro. Ci siamo confrontati in settimana, serve una partita mentalmente aggressiva e intensa anche nei dettagli che fanno la differenza. Non dovremo mai essere rinunciatari».
Porro, al di là della situazione difficilissima, ci crede. I tifosi anche. Attendiamo la squadra.
DOMANI, GIORNATA NUMERO 26
14.30: Arconatese-Varese, Breno-Ponte San Pietro, Desenzano-Folgore Caratese, Casatese-Alcione, Real Calepina-Lumezzane, Seregno-Virtus CiseranoBergamo, Sona-Brusaporto, Varesina-Sporting Franciacorta, Villa Valle-Caronnese.
CLASSIFICA
Lumezzane 56. Alcione 53. Varesina, Arconatese 42. Casatese 41. Sporting Franciacorta 39. Virtus CiseranoBergamo 37. Desenzano 36. Brusaporto 34. Ponte San Pietro 33. Folgore Caratese 30. Seregno (-3), Villa Valle 29. Real Calepina 28. Breno 26. Varese 21. Sona 16. Caronnese 13.
DOMENICA 12 MARZO
14.30: Alcione-Sona, Brusaporto-Arconatese, Caronnese-Breno, Varese-Villa Valle, Folgore Caratese-Real Calepina, Lumezzane-Varesina, Ponte San Pietro-Desenzano, Sporting Franciacorta-Seregno, Virtus CiseranoBergamo-Casatese.
REGOLAMENTO PLAYOUT
Le ultime due retrocedono in Eccellenza mentre le altre due retrocesse si decidono ai playout tra le quattro squadre che le precedono - dal terzultimo al sestultimo posto - sempre che il distacco in classifica tra chi deve sfidarsi (terzultima-sestultima e quartultima-quintultima) non sia uguale o superiore a 8 punti: in quel caso niente playout e retrocessione diretta della formazione più staccata in graduatoria.
Nei playout non sono previsti i rigori e in caso di parità al 120' prevale la squadra che ha raggiunto la miglior posizione nella stagione regolare.