Stanno facendo discutere i cartelli comparsi in alcuni tratti del lungolago di Porto Ceresio che vietano la pesca e la balneazione.
Il provvedimento è stato approvato all’unanimità il 20 febbraio scorso in consiglio comunale, e più che vietare le due attività ne limita la pratica ad alcune zone del lungolago.
«La pesca è vietata nelle due piazze (piazza Sant’Ambrogio e piazza Bossi) e, in certe fasce orarie, sul lungolago fino al parco giochi - spiega il sindaco Marco Prestifilippo - Vogliamo evitare che qualcuno che passeggi inciampi o si becchi un amo. Mi sembra una questione di sicurezza oltre che di buon senso».
È ancora consentito, quindi, a tutti i pescatori continuare a praticare la loro attività nella parte finale del lungolago (quella solitamente meno affollata) e soprattutto in piazzale Pozzi, storicamente una delle posizioni preferite dagli appassionati.
Stesso discorso per quanto riguarda la balneazione, che viene riservata ad alcune aree adibite appositamente: «In estate siamo invasi da ragazzini di città collegate con la ferrovia che si lanciano da ogni punto del lungolago. È un provvedimento che ci sembrava logico: è una questione sia di decoro sia di sicurezza».
Si potrà, perciò, fare ancora il bagno nel lago? «Sì - conclude il primo cittadino - Le persone che vorranno fare il bagno lo potranno fare lungo le spiagge nelle zone delimitate dalle boe. È un provvedimento logico che è stato votato all’unanimità».