Disabato, Sannino e Verderame ripartono con il piede giusto: 3-0 e un passo avanti verso il... Paradiso

Metti Beppe Sannino in panchina e Donato Disabato in campo, aggiungi Oscar Verderame nello staff come preparatore dei portieri con le sue mani magiche e il suo cuore grande, immaginati a bordo campo (un bellissimo campo in sintetico con tabellone luminoso e organizzazione da categorie superiori, con gli uomini giusti al posto giusto) dove i giocatori possono ancora essere toccati e sostenuti da vicino, sposta questo sogno nella realtà ed ecco servito quanto accaduto ieri in Canton Ticino, a due passi da Lugano, con la prima vittoria del Paradiso alla ripresa del campionato di Prima Lega che vale anche l'allungo in vetta alla classifica: +3.

Il titolo del sabato pomeriggio passato insieme ad altri amici varesini per sostenere Donato, Beppe e Oscar potrebbe essere "Vincenti", visto lo spirito e la capacità di trasmettere quel qualcosa in più nel momento della verità che solo loro conoscono e hanno impresso nel dna. Prima, però, serve la capacità di soffrire e rimettersi in gioco in un cammino che è ancora lungo almeno 13 partite e, queste, sono forse le qualità più importanti di professionisti che, prima di tutto, sono uomini veri.

E così a Pian Scairolo la scalata degli uomini biancoverdi verso il vertice del calcio d'oltre confine ha fatto solo un piccolo passo in avanti grazie al 3-0 sull'Eschen/Mauren, squadra del Liechtenstein. Delle squadre di Sannino, che ovviamente ha spinto spesso i suoi "invadendo" anche la metà campo avversaria, si sono viste l'intensità, la compattezza, la garra e la capacità di muoversi con concretezza e fame. Di Disabato, all'esordio con il suo numero 8 sulla schiena, riecco il dribbling, il tocco smarcante, la generosità e l'altruismo con cui ha iniziato a mettersi al servizio dei compagni, alcuni dei quali davvero di categoria superiore: vedi la doppietta dell'esperto attaccante Patrick Rossini, ex Lugano ed Aarau tra le altre, il carisma del difensore Noel Kabamba, subito eletto a beniamino dai tifosi giunti da Varese per quella sua capacità di spingere i compagni, aggredire e soffiare sempre sul fuoco della partita, o il tocco magico di Salvatore Guarino, autore dell'imprendibile punizione del 2-0.

Prima del terzo tempo e della birra finale, che non può mancare nel calcio che piace a noi e che qui abbiamo riabbracciato, c'è stato anche il tempo di incrociare il presidente Antonio Caggiano, imprenditore nel campo dell'edilizia con la sua New Job Costruzioni, patron vero, sanguigno e ambizioso che piacerebbe tanto anche al di qua del confine: se questa squadra salirà davvero nel Paradiso del calcio svizzero, il merito sarà innanzitutto suo.

La strada è ancora lunga ma la voglia di esserci è tanta: ci rivediamo tra due settimane a Pian Scairolo...