Dopo diciannove giornate il campionato si prende una pausa. Quasi due terzi di regular season alle spalle, si apre la parentesi delle Final Eight di Coppa Italia, in scena al Pala Alpitour di Torino.
Palla a due stasera alle 20.45: dopo il primo quarto di finale tra Olimpia Milano e Germani Brescia, tornerà ufficialmente in gara al torneo la Openjobmetis, la cui ultima apparizione risale al 2019. Allora come oggi, Varese partiva da testa di serie numero 5, e la sua avventura durò 40 minuti, il tempo di gioco effettivo che bastò alla Vanoli Cremona (vincitrice poi della Coppa) per superare 82-73 la squadra guidata da Aleksa Avramovic in campo e Attilio Caja in panchina.
Testa di serie numero 5 anche stavolta, che ha consegnato ai biancorossi il quarto di finale contro la Carpegna Prosciutto Pesaro, davanti di una posizione a Varese al termine del girone d’andata. Nuovo confronto, quindi, dopo quello della Vitrifrigo Arena dell’11 dicembre, vinto 101-93 dai padroni di casa.
Riuscire a battere la Carpegna Prosciutto stasera significherebbe, per la Openjobmetis, ottenere la prima vittoria in stagione contro una delle quattro squadre che la precedono in classifica. Al momento il record aggiornato è di 0-6 se si considerano gli scontri contro Bologna, Milano, Tortona e Pesaro. Varese ha già scoperto qual è il suo limite? Forse, ma questa è la Coppa Italia…
Sì, questa è la Coppa Italia, un torneo dove le cenerentole trovano il principe azzurro. Ne sa qualcosa Paolo Galbiati, che da capo-allenatore guidò, nel 2018, l’Auxilium Torino al trionfo, partendo proprio da testa di serie numero 5, la stessa della Openjobmetis.
Si aggrappa anche a questo disrispect per il pronostico Varese, che a conti fatti arriva a Torino fresca di tre sconfitte nelle ultime quattro giornate. Ma a prescindere da questo, è giusto ricordare come la Openjobmetis si sia guadagnata il diritto della partecipazione, frutto di un lavoro partito da lontano, dalle scrivanie e dagli uffici e poi proiettato sul campo da gioco. «Siamo contenti del percorso che stiamo portando avanti, ci arriviamo con entusiasmo» le parole di Brase sulle Final Eight dopo il derby con l’Olimpia, a riprova (se ma ce ne fosse bisogno) che la qualificazione alla Coppa Italia non è arrivata per caso o per fortuna.
La Carpegna Prosciutto Pesaro conserva due punti di vantaggio su Varese in classifica. Caduta sul parquet della Reyer (reduce dal cambio allenatore) domenica, la compagine di Jasmin Repesa è ancora seconda solo ai biancorossi nella graduatoria dei punti segnati, inseguendo di circa 5 punti. La partita a punteggio alto dell’andata aveva rispettato la statistica, e non è improbabile che lo faccia anche quella di stasera.
Pallino del gioco pesarese sempre in mano a Muhammad-Ali Abdur-Rahkman, ancora ai vertici tra i marcatori del campionato: quarto a 16,5. Ma il suo diretto avversario sarà proprio uno dei tre che gli stanno davanti, ovvero quel Colbey Ross nel miglior periodo della sua (per ora) breve carriera sotto il Sacro Monte a cui sono mancati 3 soli rimbalzi per andare in tripla doppia contro l’Olimpia.
Chi condannò la Openjobmetis alla sconfitta del dicembre scorso fu, in particolare, l’altra guardia del quintetto: Davide Moretti, ex compagno di squadra di Tariq Owens a Texas Tech, che sparò un 6/7 da tre contro Varese. L’azzurro ha però saltato la gara dell’ultima domenica per un attacco febbrile: sarà della partita stasera? Più sì che no, ma resta il punto domanda.
Il reparto lunghi marchigiano dovrà fare a meno di Valerio Mazzola, out per la rottura del tendine d’Achille. Sarà quindi Dejan Kravic (altro ex Texas Tech) l’avversario diretto di Tariq Owens, in uno scontro muscoli contro atletismo. Anche Willy Caruso, dopo la buona prova nel derby, sarà a chiamato a dare il suo contributo, dopo che nella partita di campionato fece registrare una modesta statline da 3 punti e un rimbalzo. Chissà che Ettore Messina non si fermi a vedere Pesaro-Varese dopo l’impegno della sua Milano…
E sugli esterni, dove la Openjobmetis si gioca sempre tanto delle sue partite, i vari Brown, Woldetensae e Johnson si ritroveranno davanti a dei giocatori stazzati in confronto alla media dei pari ruolo del campionato: Jon Axel Gudmundsson, Vasilis Charalampopoulos e quel Kwan Cheatham che nell’ultimo scontro diretto con Varese sfoggiò un 5/8 da tre per 22 punti totali. E poi c’è quella vecchia volpe di Carlos Delfino, vecchietto del gruppo ed ex compagno di merende di Luis Scola in maglia albiceleste.
Chi non c’era nella già citata gara dell’11 dicembre e ci sarà stasera è Justin Reyes. L’assenza del portoricano fu una (forse la principale) delle ragioni della debacle della Openjobmetis alla Vitrifrigo Arena. Come sta ora Justin? Difficile dare una risposta precisa, ma che non sia ancora al 100% pare una cosa facilmente intuibile. L’esplosività che contraddistingueva il Reyes pre-infortunio è, al momento, un bel ricordo. Il recupero totale del 12 biancorosso potrebbe essere un tassello importante nel resto girone di ritorno di Varese, vista la capacità del portoricano di dare una mano in tantissimi aspetti del gioco.
Si gioca, quindi. 40 minuti e sapremo se l’avventura della Openjobmetis a queste Final Eight sarà stata effimera, ma non per questo non meritata e senza alcun valore, o se sarà il caso di sognare qualcosa di più. Il format della partita secca si addice in qualche modo al roster di questa squadra, definita da qualcuno mina vagante del torneo. Un’ottima prestazione difensiva o certe percentuali al tiro, o una giornata storta degli avversari, e chissà…
CARPEGNA PROSCIUTTO PESARO - OPENJOBMETIS VARESE (Pala Alpitour, h 20.45)
CARPEGNA PROSCIUTTO PESARO: 1 Kravic, 5 Abdur-Rahkman, 9 Visconti, 11 Moretti, 15 Tambone, 18 Stazzonelli, 30 Gudmundsson, 33 Charalampopoulos, 35 Totè, 55 Chetham, 82 Delfino. All.: Repesa.
OPENJOBMETIS VARESE: 4 Ross, 8 Woldetensae, 10 De Nicolao, 12 Reyes, 13 Librizzi, 18 Virginio, 21 Ferrero, 22 Brown, 30 Caruso, 41 Owens, 92 Johnson. All.: Brase.
Arbitri: Mazzoni, Borgioni, Gonella.