- 08 gennaio 2023, 08:00

VIDEO. Quella maglia della Pro Patria con il tessuto pesante, ma che faceva volare

Emozione all'esordio della mostra dedicata al calcio degli anni Ottanta: le voci di Bartezzaghi e Pocorobba

Francesco Bartezzaghi

Francesco Bartezzaghi

ll tessuto era pesante, ma con quella maglia si volava. Non riescono a nascondere l'emozione tigrotti come Francesco Bartezzaghi e Vittorio Pocorobba. E perché dovrebbero? La maglia della Pro Patria per loro - e non solo - è la più bella del mondo. 

Alla mostra sul calcio degli anni Ottanta, ruba gli occhi e il cuore la vetrina allestita con i cimeli della Pro Patria. LEGGI QUI All'inaugurazione dell'evento del Comitato commercianti centro cittadino con il Comune e altre realtà, c'era l'associazione Tigrotto 1919, con il cofondatore Emanuele Gambertoglio; accanto, il Pro Patria Museum con Andrea Fazzari e Claudio Linari. Proprio l'associazione che gestisce lo spazio della storia allo stadio Speroni, ha curato la vetrina con maglie che vanno dagli anni Ottanta ai Novanta.

Alla Galleria Boragno di Busto Arsizio, Francesco Bartezzaghi ribadisce: «Per me è un onore averla indossata, dal '72 all'81». Qualcosa come 226 presenze. Accanto a lui, Vittorio Pocorobba  che conserva la sua maglia dell'84-85: «Le maglie pesavano per il tessuto, ma in realtà no. Era proprio un onore indossarla, ha ragione Francesco».

Allora c'è tempo per un'ultima foto con la mascotte e uno sguardo a quella vetrina dove si riflette un passato glorioso della Pro. Dove per gloria si intende non tanto quella della serie superiore, quanto la potenza della passione della gente.

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Ma. Lu.

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