Archiviato il match con la Virtus Bologna, la Openjobmetis riparte: destinazione la Vitrifrigo Arena di Pesaro. Nonostante la sconfitta di domenica, Varese torna in campo forte della prestazione offerta e avendo costretto le Vu Nere a sfoggiare il più valido arsenale a disposizione per passare al Lino Oldrini.
Tema principale in casa biancorossa non può che essere lo stop forzato di Justin Reyes. Il portoricano, operato mercoledì in artroscopia al menisco del ginocchio sinistro, lascia in eredità circa 23 minuti di media da ridistribuire nelle gare delle prossime sei settimane (come minimo). In attesa di capire le eventuali mosse sul mercato da parte di Arcieri e compagnia (alla luce anche del caso Tepic, che però bloccherebbe solo momentaneamente l’ingaggio di nuovi giocatori), a chi verranno assegnati i minuti di Reyes? Sicuramente saranno chiamati a uno sforzo extra gli intercambiabili Woldetensae, Brown e Johnson, ma anche capitan Ferrero. Tutt’altro da escludere, inoltre, che Matt Brase faccia rivedere il campo pure a Librizzi (o addirittura a un Virginio che inizia ad accusare il poco spazio a concessogli?), già rispolverato contro la Virtus. Next man up, come ha detto il coach domenica.
Stasera Varese si troverà di fronte Pesaro, una società che da un paio di stagioni ha abbandonato le parti bassissime della classifica e che si trova ora una sola vittoria dietro la Openjobmetis. Anche la Carpegna, comunque, è reduce da una sconfitta, riportata sul campo di Trento, che ha assestato i marchigiani al sesto posto.
Partita importante anche in chiave Final Eight: una vittoria manderebbe i biancorossi a 7 W, con un piede e mezzo al torneo di Torino di metà febbraio; una sconfitta rimanderebbe il discorso alle prossime settimane, in particolare farebbe cerchiare di rosso i due impegni casalinghi contro Trieste (domenica prossima) e contro Napoli (15 gennaio, ultimo match del girone di andata).
Quella di stasera sarà una partita, almeno sulla carta, da pallottoliere in mano: si incontrano i due migliori attacchi del campionato, con una media combinata di quasi 180 punti segnati.
E ci sarà in campo il miglior marcatore del campionato, quel Muhammad Ali Abdur-Rahkman che viaggia a 19,7 punti di media, che è anche il miglior tiratore da fuori del torneo, con il 55,6% da dietro i 6,75. Inutile dire che il mirino della difesa varesina sarà puntato su di lui, e che sarà interessante vedere se Brase lo affiderà alla sua coppia di playmaker o se manderà in missione qualche specialista come Brown o Woldetensae.
Niente partita dell’ex per Matteo Tambone, ancora ai box per la frattura del polso destro. In dubbio, invece, il totem Dejan Kravic, assente già domenica contro Trento per una borsite al gomito destro. L’eventuale assenza del seven-footer serbo consentirà un sospiro di sollievo per una Varese che, al di là delle tante note positive, continua a soffrire gli spilungoni avversari sotto i tabelloni. In caso di forfait, probabile che sia ancora l’esperto Valerio Mazzola a sostituirlo nei primi cinque.
A tamponare l’assenza di Tambone ci sarà l’ex fortitudino Jon-Axel Gudmondsson, firmato a novembre con un contratto trimestrale; la coppia d’ali partente è invece formata da due giocatori dalla notevole taglia fisica: il greco Vasilis Charalampopoulos (204 centimetri e un ottimo 45% da tre punti) e Kwan Cheatham (208 centimetri), giunto a Pesaro per la sesta stagione da professionista dopo aver frequentato il college ad Akron (sì, la stessa Akron che dato i natali a LeBron James e a Steph Curry).
A discapito degli infortuni, coach Repesa ha ritrovato settimana scorsa un ragazzino di quarant’anni che non ne vuole sapere di appendere le scarpe al chiodo. Carlos Delfino pare aver archiviato la tendinopatia al tibiale posteriore del piede destro, e ha esordito domenica a Trento restando in campo per 22 minuti. Il compagno di numerose avventure albicelesti dell’amministratore delegato biancorosso Luis Scola sarà quindi a disposizione per la seconda presenza stagionale.
A completare il roster gli altri azzurri: la guardia Riccardo Visconti, Leonardo Totè (che ha smaltito l’influenza che l’ha tenuto seduto a Trento) e Davide Moretti, che rimane comunque il secondo marcatore della squadra dietro Abdur-Rahkman.
Squadra pericolosa al tiro da fuori questa Pesaro, che è quarta in campionato nella statistica, con il 37%; pecca invece nella cura del pallone (solo Tortona fa peggio), cruciale se si abbina al grande dato della difesa varesina nei recuperi (con Markel Brown miglior "ladro" del campionato).
La Openjobmetis, da parte sua, è chiamata a una reazione immediata dopo un mese abbondante vissuto con il vento in poppa. Fondamentale evitare il contraccolpo psicologico dato dal fulmine a ciel sereno dell’infortunio di Reyes e dalla sconfitta contro la Virtus che ha interrotto la streak di cinque hurrà consecutivi.
Scordare la sconfitta e far tesoro della prestazione e della convinzione, per dimostrare quel che già sappiamo: che questa Varese è ancora sulla retta via.
CARPEGNA PROSCIUTTO PESARO - OPENJOBMETIS VARESE (Vitrifrigo Arena, h 17.30)
CARPEGNA PROSCIUTTO PESARO: 1 Kravic, 5 Abdur-Rahkman, 9 Visconti, 11 Moretti, 18 Stazzonelli, 20 Sablich, 22 Mazzola, 30 Gudmundsson, 33 Charalampopoulos, 35 Totè, 55 Chetham, 82 Delfino. All.: Repesa.
OPENJOBMETIS VARESE: 4 Ross, 8 Woldetensae, 10 De Nicolao, 13 Librizzi, 18 Virginio, 21 Ferrero, 22 Brown, 30 Caruso, 41 Owens, 92 Johnson. All.: Brase.



