La riconferma della prestigiosa Stella, che inserisce ancora una volta il ristorante Ma.Ri.na di Olgiate Olona tra le eccellenze della Guida Michelin, giunge in un momento importante per la storica attività olgiatese.
«Questa è sicuramente una Stella fondamentale, una delle più importanti – spiega Giorgio Rampinini – perché arriva in un momento per noi estremamente particolare.
Negli ultimi mesi il Ma.Ri.na è passato attraverso tanti cambiamenti, alcuni felici e altri decisamente meno, e questo riconoscimento ci riconferma la fiducia che un’autorità indiscussa nel campo della ristorazione come la Guida Michelin ripone in noi e nel nostro lavoro».
Con la recente scomparsa di una delle sue colonne portanti, Pino Possoni, infatti, la nuova generazione ha affiancato la sorella Rita per portare avanti la storica attività di famiglia; allo stesso tempo è stata presa la decisione di rinnovare gli spazi del ristorante, cambiandone radicalmente l’aspetto.
Dopo la pausa estiva, infatti, la storica attività olgiatese ha riaperto le porte per accogliere gli ospiti all’interno di una sala completamente rinnovata, e questa non è stata l’unica novità introdotta all’interno del ristorante, fondato dai nonni di Giorgio Rampinini nel lontano 1973.
«La mia – prosegue Rampinini – è la terza generazione della famiglia che lavora in queste sale, siamo consapevoli che era necessario fare qualche cambiamento per presentarci sempre al meglio; allo stesso tempo, però, vogliamo fermamente ricordare da dove veniamo e quali sono le nostre radici.
La prima Stella del Ma.Ri.na risale al 1997; sono ben ventisei anni che possiamo vantare questo importante riconoscimento, ma devo ammettere che quest’anno è un po’ come se lo ricevessimo per la prima volta.
Per il nostro ristorante è come se fosse la prima Stella di una nuova era – conclude Rampinini – un periodo di cambiamento che ha portato tante novità, ma che non può e non vuole dimenticare la storia e l’impegno di chi ha lavorato all’interno di queste sale ogni giorno permettendoci di diventare quello che siamo oggi».