Dal lontano 1978 al 2022 la Mostra Micologica di Cassano Magnago è giunta alla sua 42^ edizione, con l’unica pausa nei due famigerati anni del Covid.
L’anima e la mente dell’esposizione è Sergio Piotti, che ha trasformato una passione personale in un evento condiviso e utile per tutti, appassionati, intenditori e profani.
Insieme ad un gruppo di collaboratori Piotti ha allestito l’esposizione in una nuova sede e con entusiasmo riferisce che «i visitatori hanno apprezzato molto la nuova location nella ex Chiesa di San Giulio, per lo spazio raccolto e suggestivo, anche se hanno incontrato numerose difficoltà a causa della mancanza di parcheggio. Le precedenti edizioni si erano svolte, infatti, nelle sale a piano terra di Villa Oliva, con l’indiscutibile vantaggio di un ampio parcheggio a disposizione dei visitatori provenienti da fuori Cassano. In ogni caso le presenze sono state numerose e il nostro grazie va all’amministrazione comunale che ci ha fornito ospitalità anche quest’anno».
Le varietà esposte erano davvero molte e per chi se ne intende l’esposizione è stata un tripudio per la vista e per l’olfatto; i funghi sono stati esposti e catalogati con un cartellino che ne riporta la nomenclatura scientifica, nomi altisonanti in latino, come “Armillaria mellea”, che per i comuni mortali indica i noti ed apprezzati “chiodini”.
Per capirne qualcosa in più e per portare a casa qualche informazione e consiglio utile a tutti, in questa stagione autunnale ancora propizia alla raccolta dei funghi, la parla, oltre a Piotti, a due esperti micologi, Marco Cartabia e Ottavio Luoni, per avere alcune direttive di base su come muoversi nei boschi in sicurezza e nel rispetto dell’ambiente. E su come distinguere alcuni dei più velenosi e pericolosi funghi reperibili nei nostri territori, un esempio il “Boletus satanas”, velenosissimo, da non confondersi con il “Boletus erystrophus”, commestibile.
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