Sono ostinati e recalcitranti, scalciano contro l’ignoranza e i luoghi comuni, caricano a testa bassa combattendo lo spreco e la brutta letteratura, le convenzioni e l’ordine troppo ordinato. Ragliano forte, facendo sentire la voce dei più deboli, degli scrittori dimenticati o emarginati, aprono alla cultura e al confronto, credono in una editoria libera e indipendente.
Sono i Burritos, gli Asinelli dell’omonima libreria, aperta da poco in via Bagaini, una scelta di grande coraggio e responsabilità quella di Laura Branchini e Stefano Perez, uniti anche nella vita, che danno spazio ai piccoli editori, organizzano incontri con gli autori e gruppi di lettura, aprono la porta a chi ha proposte o vuole soltanto curiosare tra gli scaffali alla ricerca del libro fuori catalogo o magnificamente illustrato, dell’edizione raffinata ma anche del best seller in cima alle classifiche di vendita.
Ma gli Asinelli sono anche editori in proprio, con splendidi libri dedicati in gran parte alla letteratura del Sudamerica, grande passione di entrambi i librai. L’apertura di una libreria indipendente è un forte segnale per la città e una scelta controcorrente, ma gli spazi dell’ex cartoleria sono molto accoglienti, con una oculata sistemazione di mobili e divani, scrivanie e il valore aggiunto di un magnifico piccolo cortile interno, dove accogliere gli ospiti.
«La nostra casa editrice, Asinelli Editori, è nata esattamente il 31 agosto del 2012 come associazione di promozione sociale. Conosco Laura dal 1992, abbiamo fatto entrambi esperienze teatrali, io con Quelli di Grock, lei con Zattera Teatro e Martin Stigol, poi la vita ci ha separato e ricongiunto nel 2009, quando ci siamo messi insieme e abbiamo incominciato questa avventura libraria», racconta Stefano Perez, una laurea al Dams di Bologna, esperienze formative, di insegnamento e di studio a Cuba e in Messico, sulle tracce della civiltà pre-colombiane. Laura Branchini, invece, dopo una lunga esperienza teatrale a Milano con la Comuna Baires, poi in Argentina e a Varese con Zattera Teatro, ha insegnato alla scuola steineriana di Lugano e Varese e alterna l’attività di libraia a quella di traduttrice dallo spagnolo.
«Abbiamo incominciato a pubblicare i testi di Edward Gordon Craig, regista e scenografo, acquistandone i diritti, poi siamo passati al grande poeta argentino, pressoché sconosciuto in Italia, Juan Gelman, che Laura aveva tradotto pe Guanda e Interlinea. Tra non molto uscirà la riedizione di “Composizioni” e la favola “Il millepiedi e il ragno”, illustrata da Eleonora Arroyo, che ha anche realizzato i disegni del libro di Martin Stigol “La banda dei biscotti”. Altri due nostri autori sono Mois Benarroch, marocchino di lingua spagnola e religione ebraica, con due raccolte poetiche tradotte da Laura e lo scrittore esistenzialista argentino Haroldo Conti, con i racconti e il romanzo “In vita”».
La Libreria degli Asinelli conta su una distribuzione legata ad analoghe librerie amiche ed è nata nel 2021, con la prima sede in piazza della Repubblica.
«All’inizio volevamo chiamarci Los Burritos alla spagnola, ma abbiamo edizioni non soltanto latino americane, così ci siamo italianizzati. Per fare gli editori e i librai ci vuole l’ostinazione dell’asino. Nella prima sede siamo partiti con 600 libri in gran parte usati, facevamo anche bookcrossing. Il progetto è piaciuto, così abbiamo acquisito il catalogo di libri nuovi, trasferendoci qui e contando su 8mila titoli», aggiunge Perez, appassionato di fotografia di scena, a sua volta scrittore di saggi e racconti.
Gli Asinelli difendono strenuamente la piccola editoria, e in libreria si trovano le raffinate edizioni per bambini (e non solo) di Topipittori di Milano, casa editrice gestita dalle sorelle Zoboli, Giovanna, scrittrice, e Francesca illustratrice, di Ippocampo e Orecchio Acerbo, che valorizzano il lavoro degli illustratori, oltre a Titivillus di Pisa, che edita saggistica teatrale di qualità. Il prossimo 1° ottobre alle ore 11 poi, Martin Stigol presenterà in libreria la fiaba “Zuppa Lepron”, scritta da Giovanna Zoboli con i disegni della bravissima Mariachiara Di Giorgio.
«Abbiamo anche i libri degli editori varesini, della Nem di Dino Azzalin, di Pietro Macchione, oltre alle belle edizioni musicali di Zecchini e qualche opera del Cavedio e di Fiorenzo Croci. Promuoviamo la letteratura latino americana al di fuori dei soliti autori, Garcia Marquez, Vargas Llosa o Borges, e organizziamo gruppi di lettura, con il prossimo dedicato a quella africana che Laura Branchini sta approfondendo. Poi, oltre naturalmente alla narrativa, abbiamo una vasta sezione di teatro e saggistica teatrale e di musica e spettacolo. I nostri clienti, uomini e donne in egual misura, cercano soprattutto narrativa e libri per l’infanzia, mentre i forti lettori scelgono anche dalla sezione dell’usato. Vanno molto anche i volumi di botanica e i saggi dedicati all’ambiente».
In via Bagaini non mancano gli incontri, come quelli passati con Guido Negretti, esperto di fantascienza e traduttore dall’inglese, e lo stesso Stefano Perez su “Utopia e distopia”, o “Verdissimamente”, con un gruppo di lettura sulle problematiche ambientali e l’intervento dell’educatore ambientale Alessandro Pennati e del rappresentante dei Verdi Gianluca Fiore. Tutte le iniziative della Libreria degli Asinelli (via Bagaini 14. Orari: lunedì, 14,30 – 19,30; martedì – sabato, 10 -19. Tel. 348 0713075) si possono conoscere grazie alla newsletter Liberasini, pubblicata una volta al mese, a cui ci si può iscrivere entrando nel sito libreriadegliasinelli.com
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