Attualità - 13 agosto 2022, 14:55

Lutto per il mondo della scienza e della cultura: la sua Torino piange Piero Angela. «Penso di aver fatto la mia parte. Ora tocca a voi»

Il suo messaggio d'addio: «Cercate di fare anche voi la vostra per questo nostro difficile Paese»

Lutto per il mondo della scienza e della cultura: la sua Torino piange Piero Angela. «Penso di aver fatto la mia parte. Ora tocca a voi»

Lutto per il mondo della scienza e della cultura: Torino piange Piero Angela, morto all'età di 93 anni. Grande divulgatore scientifico (suo il programma che ha fatto la storia dal titolo "Quark", poi "Superquark", ma non solo) era stato seguito su questa strada anche dal figlio Alberto, che sui social ha lasciato il messaggio "Buon viaggio, papà".

Il suo messaggio di addio

Ma sui social (sui profili di Superquark) c'è anche il messaggio che Piero Angela ha voluto lasciare come commiato: "Cari amici, mi spiace non essere più con voi dopo 70 anni assieme. Ma anche la natura ha i suoi ritmi. Sono stati anni per me molto stimolanti che mi hanno portato a conoscere il mondo e la natura umana. Soprattutto ho avuto la fortuna di conoscere gente che mi ha aiutato a realizzare quello che ogni uomo vorrebbe scoprire. Grazie alla scienza e a un metodo che permette di affrontare i problemi in modo razionale ma al tempo stesso umano".

"Malgrado una lunga malattia sono riuscito a portare a termine tutte le mie trasmissioni e i miei progetti (persino una piccola soddisfazione: un disco di jazz al pianoforte…). Ma anche, sedici puntate dedicate alla scuola sui problemi dell’ambiente e dell’energia. È stata un’avventura straordinaria, vissuta intensamente e resa possibile grazie alla collaborazione di un grande gruppo di autori, collaboratori, tecnici e scienziati. A mia volta, ho cercato di raccontare quello che ho imparato", prosegue.

E conclude: "Carissimi tutti, penso di aver fatto la mia parte. Cercate di fare anche voi la vostra per questo nostro difficile Paese".

La sua vita, iniziata a Torino nel 1928

Era nato a Torino il 22 dicembre del 1928 ed è stato giornalista, saggista e conduttore televisivo. Il suo nome, in Italia, ha sempre fatto rima con competenza, garbo e conoscenza. Anche di argomenti complessi che lui riusciva a rendere accessibili al grande pubblico con un racconto facile da comprendere e avvincente.

Nel 1989 è stato tra i fondatori del CICAP, associazione per il controllo sulle pseudoscienze, nata per promuovere l'educazione scientifica e lo spirito critico, nonché per indagare sull'effettiva esistenza dei presunti fenomeni paranormali. Non ha mai smesso di lavorare e impegnarsi, andando in onda con i suoi programmi anche in tempi decisamente recenti e partecipando ad eventi e incontri, anche a Torino.

Non solo scienza, ma anche jazz

Il padre, il medico antifascista Carlo Angela, è stato insignito della medaglia dei Giusti tra le nazioni. Accanto alla scienza, l'altra grande passione di Piero Angela era la musica, il jazz in particolare (il suo nome d'arte, nei primi anni del Dopoguerra, era "Peter Angela").

Nel novembre del 2019 era stato ricoverato in ospedale, a Roma, dopo una caduta in casa.

Cordoglio e lutto: c'è chi propone di intitolargli una via a Torino

Cordoglio dal mondo delle istituzioni, dal ministro della Cultura, Dario Franceschini ("Perdiamo un grande italiano") al sindaco di Roma, Roberto Gualtieri: "Un fuoriclasse della divulgazione scientifica". E il sindaco di Torino, Stefano Lo Russo, concorda: "Il divulgatore più grande". Anche Chiara Appendino, ex prima cittadina, lo ricorda come "uno dei torinesi più grandi".

Alberto Cirio, governatore del Piemonte, ricorda "Un Maestro con la M maiuscola, capace di avvicinare la scienza con precisione e semplicità anche a chi una mente scientifica non l’ha mai avuta". 
E c'è chi, come Andrea Turi, Associazione Radicale Adelaide Aglietta e Silvio Viale, Consigliere comunale di Torino, propone di dedicargli una via, a Torino.

Massimiliano Sciullo da TorinOggi.it

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