La giunta approva il posizionamento delle pietre d'inciampo a Varese in alcune vie della città, sia centrali come via Morosini, che dei rioni.
Sulle pietre, dedicate a Calogero Marrone, Luigi Morellini, Mario Molteni, Attilio Paolo Vergani, cittadini di Varese uccisi nei campi di sterminio, è incisa la parola "assassinato".
Il momento materiale del posizionamento verrà definito tra l'Amministrazione e Anpi che, attraverso Ester Maria De Tomasi, presidente provinciale di Anpi, aveva spiegato come «posare queste pietre darà la possibilità a chiunque le incontrerà sul suo cammino, di calarsi in quel drammatico passato, dove la vita non aveva nessun valore e di porsi quindi delle domande».
Le pietre ridanno la memoria e un nome, «inciso a imperitura memoria alle donne, agli uomini e ai bambini che hanno subito nei campi di sterminio, la fame, la disperazione la tortura e la morte».
Il posizionamento delle pietre da parte dell'amministrazione comunale è una delle iniziative sull'antifascismo legate al 25 Aprile.




