Territorio - 28 giugno 2022, 13:32

Manca il personale della nettezza urbana? A Cantello ci pensano il Centro Gulliver e il sindaco

Nell’ultima settimana, il Comune ha dovuto fare fronte ad alcune defezioni tra gli addetti comunali. Il primo cittadino Chiara Catella, che ha provveduto in prima persona a ripulire il parco Grande Casa, riceverà la collaborazione da parte dei ragazzi della comunità psichiatrica del Centro Gulliver

Carta, bottiglie e lattine abbandonate al parco Grande Casa (foto di Comune di Cantello)

Carta, bottiglie e lattine abbandonate al parco Grande Casa (foto di Comune di Cantello)

«Una settimana da panico». Così la definisce il sindaco di Cantello, Chiara Catella. Il riferimento è ai problemi avuti con la gestione del personale della nettezza urbana, oggetto di numerose defezioni per cause di forza maggiore.

«Ci stiamo appoggiando a una cooperativa per l’assunzione di un ragazzo di Cantello, per dargli un’opportunità lavorativa. Ma siamo incasinati in questo senso».

È così che, domenica sera, il parco Grande Casa di via Baj, è stato ripulito dal primo cittadino in persona, con l’aiuto del consigliere Renato Renosto. Lattine, bicchieri di plastica, scatole di biscotti e bottiglie di super alcolici, abbandonate per terra e sul tavolo da ping-pong del parco.

«Non sono contro il fatto che i ragazzi utilizzano il parco, ma va usato in un certo modo - le parole di Catella - È preoccupante la quantità di bottiglie di superalcolici: sono ragazzi minorenni o appena maggiorenni. Spesso spaccano le bottiglie e lasciano vetri nel parco dove poi vanno i bambini. Sono solo ragazzi, ma così è fastidioso».

L’intenzione, fa sapere il primo cittadino, è identificare e far capire ai ragazzi l’errore commesso, senza bisogno di ricorrere a particolari azioni a livello legale.

Per sopperire alla temporanea mancanza di personale, l’amministrazione comunale ha deciso di coinvolgere una realtà del territorio con cui già collabora da qualche tempo: la comunità psichiatrica del Centro Gulliver.

«Stiamo cercando di inserire queste persone nella comunità - racconta il sindaco - Con gli educatori del Gulliver, ora vogliamo dare loro la possibilità di pulire e tenere in ordine alcune aree del paese, raccogliendo rifiuti, vetri rotti e svuotando i cestini».

Questa proposta arriva dopo il successo che aveva avuto il “pedibus”, ovvero una sorta di scuolabus a piedi: un’iniziativa tramite la quale i ragazzi del centro accompagnavano i bambini a scuola.

«Collaboriamo molto bene con loro, il Centro Gulliver risponde sempre bene - conclude Catella - Sono persone che hanno bisogno di rendersi utili. Si sentono con un ruolo e si sentono felici». 

Lorenzo D'Angelo

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