Basket - 16 giugno 2022, 20:08

Varese, "ottimismo" da Champions: le strategie in caso di partecipazione alla coppa

In attesa di eventuali e "rivoluzionarie" novità societarie, filtra una certa fiducia sulla possibilità di ottenere una wild card per la massima competizione Fiba. A quel punto la formula da seguire nella costruzione della squadra sarebbe il "6+6": ecco in che modo, a partire dagli snodi De Nicolao e Vene e al ruolo di Reyes

Varese, "ottimismo" da Champions: le strategie in caso di partecipazione alla coppa

In attesa delle relazioni di Luis Scola dal viaggio in Australia, con le eventuali (buonissime) nuove che potrebbero essere “rivoluzionarie” per il futuro societario, sembrano ancora un po’ lontane le mosse di mercato per Varese, sia sul fronte dell’allenatore, sia nella costruzione del roster. 

Filtra però un certo ottimismo in casa biancorossa su un particolare che potrebbe indirizzare in maniera decisa le strategie di mercato: si tratta della partecipazione alla Champions League. 

Come anticipato (leggi qui), o sarà la massima competizione Fiba o nulla: la società ha sempre meno intenzione di investire tempo e risorse fisiche in una Europe Cup. Posta questa condizione, Varese dipende da una wild card concessa dalla Federazione Internazionale ed è proprio su questa eventuale concessione che - nei dintorni del Lino Oldrini - si respira molta fiducia.

Lo snodo è fondamentale: con il sì della Fiba, il sodalizio prealpino virerebbe convintamente sulla formula del 6+6, almeno sei italiani più sei stranieri. Con chi? Cercando quali e quanti giocatori?

Gli esterni

La permanenza a Varese di Giovanni De Nicolao è il secondo snodo: i dirigenti spingono per il sì e il volere del giocatore dovrebbe essere il medesimo, ma serve incontrarsi per un prolungamento dell’attuale contratto in scadenza nel 2023: senza di esso, è possibile che De Nik da tale contratto esca subito (cioè entro il 30 giugno). 

Si provi a fare un ragionamento per reparti, più che per ruoli, scartando la pretesa di “vendere” come se si fosse al mercato identikit e certezze che in realtà non esistono. Con il play di Camposampiero ancora in dote, il reparto esterni conterà innanzitutto anche di un americano di prima scelta (che non sarebbe Marcus Keene), o play o guardia, da cercare con vigore a partire dal grande supermarket delle Summer League, che saranno terreno di caccia non solo di Michael Arcieri, ma anche del “General” (partenza prevista a fine mese).

Poi ecco “l’italiano da quintetto”: Varese è convinta di arrivare molto più facilmente a un esterno tricolore piuttosto che a un lungo. Sì ma chi? Il nome di Riccardo Moraschini esce ancora oggi, sebbene da più parti venga dato pressoché già “accasato” alla Reyer Venezia. Non fosse lui, chi altro? Oltre ai soliti noti già spesi sulle colonne inchiostrate e non, non si parla mai di Davide Moretti, il quale ha ancora un anno di contratto con Milano ed è in scadenza prestito a Pesaro. In tutto gli italiani papabili (in virtù delle loro attuali vicende contrattuali) che hanno militato nel 2021/2022 in una squadra di serie A sono poco più di una decina (abbiamo contato nel novero, tra gli altri, Flaccadori, Mascolo, Tambone, Visconti, Bortolani, Michele Vitali, Cinciarini, Ceron e Ruzzier), ma nessuno di essi - per un motivo o per l’altro - pare al momento vicino a essere trattabile dai biancorossi.

Quarto esterno Matteo Librizzi: anche con lui c’è la piena volontà di una riconferma, senza successivo giro in prestito (ma l’ipotesi non va scartata a priori).

Ali piccole. Qui sono due le certezze e si chiamano Tomas Woldetensae e Nicolò Virginio, il quale potrà per un altro anno godere del doppio tesseramento e quindi giostrarsi tra la serie A e una serie B. Sia l’ex NCAA che il giovanotto di Besozzo, tuttavia, partiranno dalla panchina. Manca il titolare e sarà un altro straniero (eventualmente un 2/3).

I lunghi

Lunghi. Terzo snodo: Justin Reyes sarà utilizzato da “quattro” prevalentemente, non da 3. E negli auspici dirigenziali si giocherà il posto in quintetto base con Siim Sander Vene, a maggior ragione ora che Paulius Sorokas ha preso la strada della Nutribullet Treviso. Poi ecco Guglielmo Caruso e capitan Giancarlo Ferrero. Chi manca? Il centro titolare, negli intendimenti attuali quasi sicuramente straniero.

Ricapitolando. Sette italiani (De Nicolao, Librizzi, Woldetensae, Virginio, Ferrero, Caruso e un mister x) e cinque stranieri (Reyes, Vene, il nuovo esterno, la nuova ala e il nuovo centro). Ne serve ancora uno di questa categoria, verosimilmente non di rilievo, da aggiungere a uno dei due reparti. 

Troppi 13 giocatori? Se fai la coppa no, posto il “ruolo” di Virginio e l’eventuale prestito di Librizzi.

Niente Europa? Si andrà di 5+5. Con le mire che, però, non cambierebbero di molto: si punterebbe forte comunque su un nuovo esterno e su un nuovo centro Usa e si cercherebbe un’ala piccola, rinunciando forse - a quel punto - al colpo italiano. Sempre che De Nicolao e Vene, si intende, rimangano sotto al Sacro Monte…

Fabio Gandini


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