Un momento di preghiera a Samarate, la sera prima dei funerali, nella chiesa parrocchiale della SS. Trinità.
Don Nicola Ippolito, prima di iniziare il rosario: «I telegiornali di solito sono all’ora di pranzo o di cena e le notizie sembrano così distanti. Questa volta è uscito il nome della nostra città e allora diventa vita, diventa tragedia. Noi siamo qui questa sera fondamentalmente per fare silenzio, per affidare al Signore Stefania, Giulia e soprattutto Nicolò, che forse adesso è quello che ne ha più bisogno. Dobbiamo semplicemente pregare per loro, ma non solo: anche per tutti coloro che sono rimasti, per gli amici e per i famigliari, perché in qualche maniera ciò che è accaduto, questa grande una ferita, possa trovare un giorno la possibilità di rimarginarsi.»
Tante persone a ricordare Stefania e Giulia, uccise da Alessandro Maja. Ma come detto da don Nicola, anche per Nicolò, l’unico sopravvissuto che sta lottando all’ospedale di Circolo di Varese.
Presente alla veglia anche il sindaco di Samarate, Enrico Puricelli, che ha detto: «Da questa sera iniziano due giorni devastanti per la comunità, io mi sento come una mano allo stomaco che mi stringe dal dolore e dalla rabbia. Più conosco i parenti, più scopro una famiglia fantastica, sono forti stanno lottando per Nicolò, di cui ho avuto notizia che è stato meglio. Questa sera la preghiera, oltre a Giulia e Stefania, è dedicata a lui. Forza Nicolò.»
Domani pomeriggio alle 15 i funerali, preceduti dal rosario.
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