Bravura, professionalità, simpatia, attenzione al sociale sono doti da tutti riconosciute a Leo Coppola, pizzaiolo e ristoratore di Gavirate, patron del Vecchio Ottocento.
Un campione anche di fair play come ha certificato pure il Campionato Mondiale di Pizza che si è svolto a Parma nei giorni scorsi, dopo due anni di stop causa pandemia, dove Leo è di casa e dove in passato ha sempre fatto man bassa di premi.
Il pizzaiolo di Gavirate si è aggiudicato la targa Fair Play.
«Sono super soddisfatto - commenta Coppola - dopo due anni di attesa a causa della pandemia e di grande lavoro».
La pizza resta simbolo del Made in Italy: a Parma si sono confrontati e sfidati maestri pizzaioli provenienti da più di 40 Paesi del mondo.
Margherita o romana, con ingredienti ricercati o tradizionali, senza glutine o con prodotti bio, in teglia o in pala: quando si parla di pizza, le variazioni sul tema sono infinite.
In Italia, oggi si contano oltre 67.000 aziende la cui attività principale è la pizzeria. La quota maggiore è rappresentata proprio dalle pizzerie propriamente dette: oltre 60.000, di cui più di 3.000 nate negli ultimi 24 mesi. Un mercato destinato a crescere anche a livello mondiale, secondo gli ultimi dati di Euromonitor International, raggiungendo la cifra monstre di 141,1 miliardi di dollari di vendite nel 2022, con un aumento del 6,7%, trainato dalle performance in Europa orientale (+12,7%) e in America Latina (+12,2%).
Anche in un mercato già maturo come il Nord America, Euromonitor prevede una crescita complessiva delle vendite del 5,3%, a 56,5 miliardi di dollari.




