«Lo studio e la cultura rendono le persone libere». È con questo messaggio che alcune persone olgiatesi, che hanno voluto rimanere rigorosamente anonime, hanno donato due violini alle giovani Cristina e Giuliana, per permettere loro di continuare ad esercitarsi. La due ragazze, infatti, hanno dovuto rinunciare a portare con sé i loro strumenti quando hanno lasciato l’Ucraina per raggiungere la nonna, che da qualche anno lavora in Italia, e trovare ospitalità presso una famiglia che le ha accolte a braccia aperte.
Con il passare dei giorni, però, è stato evidente il desiderio delle due di non perdere questo aspetto della loro vita quotidiana ed è per questo che la signora Nina si è rivolta, in cerca di aiuto, alla famiglia Pavesi, presso cui lavora, e dove sono ospitate la nipote Natalia insieme al figlio e al cognato. Stefano e la moglie Federica hanno iniziato a spargere la voce, che in pochissimo tempo è arrivata anche al primo cittadino olgiatese, che ha così girato l’appello a tutta la cittadinanza attraverso i suoi profili social. E, come sempre, gli olgiatesi non hanno tardato a rispondere.
Dopo poco più di 24 ore un gruppo di cittadini, non avendo trovato un violino delle dimensioni adeguate, ha fatto una colletta per acquistarlo, e pochissimo tempo dopo un altro gruppo di persone ha seguito il loro esempio. Nulla si sa di questi misteriosi donatori, che hanno voluto rimanere anonimi. Si sa solo che non si tratta di musicisti, ma di madri, padri, nonni e nonne che in queste due giovani hanno rivisto i loro ragazzi, e per questo hanno deciso di fare qualcosa per permettere loro di proseguire nei loro studi.
«Dite loro – hanno dichiarato i volontari – che lo studio e la cultura rendono le persone libere. Di prendere questi violini e continuare a studiare, anche quando torneranno a casa, perché in questo modo saranno sicuramente in grado di costruirsi un futuro migliore». Nel frattempo l’appello del comune è arrivato anche alla scuola di musica Paganini di Legnano, dove Emilia Girleanu insegna proprio volino; la maestra di origini ucraine si è subito offerta per aiutare le giovani musiciste durante le loro lezioni, poiché è consapevole di come la barriera linguistica possa rendere difficoltosi anche questi momenti dedicati alle proprie passioni.
Ma la solidarietà degli olgiatesi non si è esaurita con l’acquisto degli strumenti musicali. Grazie alle donazioni, infatti, si è potuto acquistare anche due uova di Pasqua, accompagnate da altre piccole ghiottonerie, da donare alle ragazze. «È vero che vengono già consegnati i pacchi alimentari – hanno spiegato alcuni volontari – ma non dimentichiamo che stiamo parlando di giovani, che hanno il diritto anche di svagarsi, divertirsi e di godere, soprattutto in un momento come questo, di tutte quelle piccole gioie che sono in grado di strapparci un sorriso, e dolci e caramelle fanno sicuramente parte di questa categoria».
Recuperati i violini, e raccolti gli altri generi di conforto donati, si è provveduto a consegnare a Cristina e Giuliana i loro nuovi strumenti, che, non essendo in prestito, potranno seguirle anche una volta tornate a casa. «Abbiamo voluto che potessero portare con loro un ricordo positivo del periodo trascorso in Italia – ha raccontato il sindaco Gianni Montano, che fin dall’inizio ha seguito attraverso le testimonianze dei volontari l’evolversi della vicenda – e per questo abbiamo deciso che i violini non fossero un prestito, ma un vero e proprio dono. Da parte mia l’unica cosa che posso dire è che sono tremendamente orgoglioso della generosità degli olgiatesi. In pochi giorni non solo abbiamo trovato gli strumenti necessari, ma abbiamo anche ricevuto proposte per acquistarne almeno altri dieci».