Territorio - 08 aprile 2022, 18:19

Tragedia di Mesenzana. Le riflessioni del parroco di Luino: «Tante domande, ma non è sufficiente»

Don Sergio Zambenetti sull'informatore parrocchiale torna sul duplice omicidio dei giorni scorsi e sulla guerra in Ucraina: «Necessario rinnovare il modo di vivere le relazioni umane e tra i popoli e riprendere in mano la questione dell'educazione affettiva»

Il parroco di Luino don Sergio Zambenetti

Il parroco di Luino don Sergio Zambenetti

La tragedia di Mesenzana di qualche giorno fa e la guerra in Ucraina, al centro della riflessione del parroco di Luino don Luigi Zambenetti, che sull'informatore parrocchiale, in vista delle prossime festività pasquali, ha voluto offrire ai fedeli e alla comunità cristiana una traccia di speranza su cui ragionare e pregare. 

«La situazione attuale dell’umanità sente la necessità di un cambiamento e di un rinnovamento dei modi di vivere le relazioni umane e le relazioni tra i popoli, dove sia possibile fare emergere la pace e la condivisione, frutto di una riconciliazione e di una misericordia universale, che parta dal cuore di ciascuno e in particolare dalla cellula della società, che è la famiglia» sottolinea il prevosto luinese. 

Le due tragedie, quella del duplice omicidio di Mesenzana e quella del conflitto scatenato dalla Russia sono legate da uno stesso filo, quello della violenza cieca. 

«Siamo stati tutti scossi dalla tragedia famigliare avvenuta a Mesenzana, da cui sono sorte tante domande, ma non è sufficiente, poiché è necessario riprendere in mano la questione dell’educazione affettiva e del riferimento a Cristo, che ci ha insegnato che cos’è l’amore vero, significato proprio nel Mistero Pasquale» conclude don Sergio. 

M. Fon.

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