Si allungano i tempi di riapertura dei centri prelievo di Malnate e Viggiù chiusi dal 1° gennaio di quest'anno. (LEGGI QUI)
Il bando promosso da Asst Sette Laghi è andato deserto e ora l'azienda sanitaria ha avviato la fase di cosiddetta procedura negoziata, che viene utilizzata in casi come questi, per trovare un gestore del servizio, senza indire una gara pubblica.
I cittadini sono preoccupati e a farsene portavoce è una cittadina malnatese Nadia Nardellotto che già a gennaio aveva chiesto di fare presto, essendo quello del centro prelievi un servizio essenziale, soprattutto per le fasce più deboli e fragili.
In città svolgono analogo servizio l'Sos Malnate e Le Betulle. «Queste due strutture non svolgono tutti gli esami che eseguiva il centro chiuso - spiega Nadia - e molto cittadini sono costretti ad andare all'ospedale di Varese per svolgerli e anche per ritirare gli esiti. Ci sono molte persone, soprattutto anziane, ma anche donne incinte e con problemi a deambulare e a spostarsi, in difficoltà».
A Viggiù invece, i pazienti si rivolgono all'ambulatorio convenzionato di Baraggia, una soluzione di ripiego comunque scomoda, rispetto a quella in centro paese, per chi non è autonomo negli spostamenti.
«L'auspicio è che l'iter burocratico venga espletato al più presto e che i centri prelievo chiuso oramai da più di tre mesi possano finalmente riaprire» conclude Nadia.




